La Giornata mondiale del risparmio celebra quest’anno la sua centesima edizione, occasione in cui Acri e Ipsos presentano un’indagine approfondita sulla situazione economica delle famiglie italiane. La ricerca evidenzia una tendenza crescente al risparmio, legata anche a un clima economico più sereno rispetto al 2023, anno che aveva già fatto registrare un ritorno cauto all’ottimismo. La propensione a mettere denaro da parte coinvolge oggi quasi la metà delle famiglie, con una riduzione delle preoccupazioni rispetto al passato. Tuttavia, si nota un lieve calo negli investimenti, che scendono dal 36% al 34%, mentre il 63% degli italiani preferisce conservare liquidità disponibile sul conto corrente.
L’analisi mostra come il concetto di risparmio si stia evolvendo: per il 38% degli italiani, soprattutto appartenenti alla generazione dei Boomers (46%), risparmiare è una misura fondamentale per assicurarsi stabilità economica. Tra i giovani, però, si percepiscono priorità differenti rispetto alle generazioni precedenti: il 63% della Generazione Z e il 64% dei Millennials dichiara di seguire obiettivi specifici legati alle proprie esigenze, in contrasto con il 56% del totale della popolazione. Rispetto al passato, circa un terzo degli intervistati ritiene di riuscire a risparmiare meno, e individua le difficoltà economiche in fattori come il costo della vita (70%) e la situazione lavorativa (60%).
In questo quadro, emerge che la maggior parte degli italiani adatta le proprie abitudini economiche alle oscillazioni del ciclo economico. Infatti, il 49% della popolazione che risparmia regolarmente riesce a mitigare l’impatto dei rincari, pur segnalando criticità specifiche come l’aumento dei prezzi (avvertito dal 76% della Generazione Z e dal 77% dei Boomers) e le mutate condizioni lavorative, che incidono in particolare per il 65% della Generazione X. Il risparmio, dunque, continua a essere visto come una strategia fondamentale per mantenere una certa stabilità economica, nonostante le sfide del contesto attuale.