Nelle prossime settimane, il ministro delle Imprese Adolfo Urso presenterà in Consiglio dei ministri la prima legge annuale sulle piccole e medie Imprese (PMI), un intervento normativo atteso che mira a facilitare, sostenere e incentivare le attività delle micro, piccole e medie imprese italiane. Questo provvedimento intende rispondere alle sfide crescenti del mercato, sostenendo il cuore pulsante dell’economia italiana, ossia le PMI, un settore che rappresenta oltre il 90% del tessuto produttivo nazionale e che impiega milioni di lavoratori.
“La convinzione è che le PMI costituiscano un elemento di forza imprescindibile per il nostro sistema Paese,” ha dichiarato il ministro Urso a Forlì. “Dobbiamo rafforzarle, in particolare in questa fase dell’economia globale, caratterizzata da incertezze e da una crescente competizione internazionale.” Questo intervento, primo di una serie di misure annunciate dal governo per sostenere la crescita economica, punta a creare un ambiente normativo e fiscale più favorevole alle piccole e medie imprese, con misure di semplificazione burocratica, agevolazioni fiscali, e l’accesso agevolato a strumenti finanziari.
Oltre alla nuova legge sulle PMI, il ministro Urso ha manifestato l’intenzione di presentare il Disegno di legge sulle tecnologie abilitanti, un intervento complementare al disegno di legge sull’intelligenza artificiale, attualmente in esame in Parlamento. Questo provvedimento mira a sviluppare le tecnologie emergenti che rappresentano settori strategici per il futuro economico del Paese, come la tecnologia quantistica e la gestione dei dati. “Nel Disegno di Legge ci concentreremo su tecnologie di frontiera come il quantum computing – un ambito in cui l’Italia vanta eccellenze riconosciute a livello europeo, come il centro di supercalcolo Cineca di Bologna,” ha spiegato Urso. La tecnologia quantistica, infatti, ha il potenziale per rivoluzionare settori cruciali come la sanità, la finanza e la sicurezza informatica, rendendo l’Italia un Paese di riferimento per lo sviluppo di applicazioni quantistiche. In parallelo, il disegno di legge proporrà misure per incentivare gli investimenti nei Data Center, infrastrutture essenziali per la raccolta, la conservazione e la gestione sicura delle informazioni, un aspetto di crescente importanza in un contesto in cui i dati rappresentano una delle risorse più preziose.
In questo scenario, il governo italiano punta a rendere il Paese un hub attrattivo per gli investitori internazionali nel settore dell’economia digitale, con un occhio di riguardo alla sicurezza dei dati. “Pensiamo che l’Italia possa e debba essere un Paese particolarmente attrattivo per chi voglia investire sull’economia della conoscenza,” ha affermato il ministro. Con l’aumento degli investimenti tecnologici, l’Italia si propone di giocare un ruolo di primo piano nella transizione digitale europea e mondiale, posizionandosi come un punto di riferimento nel panorama delle tecnologie avanzate.
Le misure annunciate rappresentano, quindi, una doppia strategia per il governo: da un lato, rafforzare il tessuto delle PMI che costituisce il cuore dell’economia nazionale, e dall’altro, promuovere l’innovazione tecnologica come volano per lo sviluppo futuro del Paese. Questi interventi mirano a costruire una “nuova economia” che possa assicurare all’Italia competitività, sostenibilità e un vantaggio strategico nel mercato globale, trasformando il Paese in una destinazione privilegiata per investimenti tecnologici e industriali di lungo periodo.
Gloria Giovanditti