Un pezzo di Lombardia, Brescia in particolare, è atterrato sulle scrivanie della Nasa. A seguito della Space Apps Challenge, una sfida ad affrontare i temi più importanti dell’ambiente con soluzioni all’avanguardia, il progetto di Benedetta Fugazza, 18 anni, del Liceo Leonardo è stato scelto per rappresentarci negli Usa. Per quanto là non abbia sfondato, è sicuramente un risultato assai lusinghiero. Ne sono coartefici anche la Presidente, Chiara Chiesa, ed il vice Presidente dell’associazione Interstellars, Andrea Giannatanasio, intervistati da Il Giorno:
“La sfida – racconta Chiesa – si è svolta in contemporanea in 225 città di 79 Paesi. A Brescia hanno partecipato 5 team per un totale di 26 persone. La sfida era di proporre soluzioni open source per affrontare sfide globali ispirate agli obiettivi di sviluppo sostenibile”. Il team di Benedetta si è cimentato con una delle emergenze più impellenti, la presenza di plastica negli oceani. “Abbiamo unito diverse competenze – ha raccontato durante la cerimonia al Leonardo durante la quale ha ricevuto l’attestato di galactic problem solver – per proporre una chiatta per pulire gli oceani. Abbiamo previsto che possa funzionare con fonti di energia rinnovabile, che fosse realizzata con materiali specifici resistenti al maltempo ed all’usura.
Inoltre, la guida è affidata a dati satellitari, per cui non è necessario che ci sia un equipaggio a bordo. Da questi progetti potrebbero nascere startup – sottolinea Chiesa – inoltre, restano tutti a disposizione della comunità globale, per cui non è detto che non possano offrire spunti per soluzioni”. “Le piazze sono piene oggi dei giovani con i Fridays for future – sottolinea Giannattasio –. Questa della Nasa è esattamente l’invito ai giovani a indicare soluzioni che il mondo degli adulti non trova“.
È sempre bello vedere l’entusiasmo dei giovani su temi di grande respiro globale. Sarebbe interessante approfondire questi temi con aspetti magari più concreti, tipo un piano dei costi, un breve focus sulle sfide legali e geopolitiche e qualche dato storico sulla possibilità di successo di progetti come questo. Per combattere il fenomeno delle grandi soluzioni che funzionano solo sulla carta. Lo lascio come spunto per le prossime edizioni.
In ogni caso complimenti a Benedetta, all’equipe che l’ha supportata ed al territorio che le ha fornito il retroterra necessario. La Lombardia si conferma, ancora una volta, un volano di sviluppo per l’intera nazione.