In dieci anni i negozi del bresciano sono aumentati di circa un migliaio, passando dai 3845 del 2008 ai 4708 del 2018. Ma nello stesso tempo risultano oltre 500 vetrine sbarrate, all’interno delle mura venete e nella fascia meridionale tra il Freccia Rossa e il Tribunale.
Sono questi i dati diffusi dallo Staff Statistica del Comune sulla Tari, dunque inoppugnabili.
Si nota così la grande anomalia del bresciano, il commercio che va a due velocità.
Si imputa il problema ad un centro storico forse troppo grande, ma nessuno ha individuato la causa con certezza. Tuttavia si sta già tentando di affrontare la questione in modo critico e di individuare una soluzione per i prossimi dieci anni.
Fonti del Comune danno ormai per assodata l’ipotesi di ridisegnare i confini del DUC (Distretto urbano del Commercio). Resterà fuori il Castello, che ricadrà nel Distretto Unesco con regole proprie per il commercio.
Andrea Curcio