A Como la sperimentazione, che si preannuncia per numerose utility la strada del futuro nella gestione delle manutenzioni infrastrutturali.
Risolvere il problema delle perdite idriche dell’acquedotto con la strumentazione satellitare non è fantascienza ma dato di realtà ed è la strada che sempre più utility stanno percorrendo per la gestione delle manutenzioni infrastrutturali. Tra loro anche Como Acqua S.r.l. – da gennaio 2019 gestore del servizio idrico integrato di Como e provincia – ha recentemente aderito alla sperimentazione che per il momento interesserà 330 km della rete idrica controllata dalla società comasca, con l’obiettivo di estenderla a tutti i Comuni qualora l’esito rispecchi le attese.
Il progetto pilota iniziato a gennaio si inserisce nel piano d’ambito di ricognizione delle infrastrutture affidate al gestore del servizio idrico integrato, allo scopo di verificarne il funzionamento. Una sperimentazione del tutto innovativa grazie all’appoggio dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ha enormi potenzialità in termini di risparmio idrico e costi di manutenzione. Le rilevazioni effettuate dai satelliti in orbita permetteranno di individuare in maniera estremamente precisa i punti esatti in cui si verificano le perdite occulte dell’impianto, permettendo in un secondo momento un intervento capillare da parte dei tecnici ai fini della manutenzione.
Il sistema di ricerca satellitare si fonda sulla stessa tecnologia utilizzata per l’individuazione di acqua su altri pianeti grazie ad un algoritmo e una scansione del sottosuolo attraverso segnali elettromagnetici con una lunghezza d’onda capace di penetrare il terreno. Le immagini acquisite dal satellite vengono successivamente confrontate con i punti identificati nella mappa della rete idrica territoriale in modo tale da procedere con la verifica tecnica e la manutenzione dell’impianto.
Sperimentale per Como e provincia, in realtà l’utilizzo della tecnologia satellitare non è nuovo per la Lombardia. Già Acque Bresciane si è avvalsa di un progetto pilota analogo a cavallo tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, che ha interessato le condotte di 18 Comuni analizzandole per un totale di circa 700 km. In questo caso gli esiti sono stati conformi alle aspettative, con 42 perdite occulte individuate e manutenute risparmiando oltre 550mila litri di acqua potabile al giorno, che proiettato su scala annua significa 200mila metri cubi d’acqua.
Attualmente la sperimentazione di Como Acqua S.r.l. è nella fase di acquisizione ed elaborazione dell’immagine satellitare i cui esiti sono previsti per la metà di aprile.
Micol Mulè