Dopo il lunedì nero di questa settimana in cui la Borsa di Milano a registrato un calo pari a -11,2%, martedì 10 marzo si sperava in un rimbalzo che tuttavia non è avvenuto. In mattinata Piazza Affari ha aperto in maniera convincente con un +3%, un risultato spinto da Diasorin (+11%): il gruppo della diagnostica ha completato un test rapido della durata di circa 60 minuti per la rilevazione del coronavirus. Test che si prevede verrà presentato alle autorità europee e americane entro fine marzo.
Un rialzo che tuttavia non ha resistito: il gruppo Diasorin alla fine si è attestato su +5% mentre il Ftse Mib ha chiuso sotto la soglia dei 18.000 punti, a 17.870 in calo del 3,28%. Da quando è cominciata l’emergenza legata al coronavirus, Piazza Affari ha perso il 30% del suo valore. Una performance su cui pesa l’annuncio del governo di estendere le misure inizialmente previste per la Lombardia a tutta la nazione. I mercati dunque continuano a soffrire la volatilità anche perché non solo rimane incerto l’impatto economico che avrà il virus ma soprattutto non è chiaro se saranno necessarie ulteriori misure restrittive o se quelle presenti dovranno essere prolungate oltre il 3 aprile. Una situazione aggravata anche dal crollo del pezzo del petrolio nella giornata di lunedì che il giorno dopo ha recuperato qualche punto. Una crisi, quella dell’oro nero, scaturita dalla guerra tra Arabia Saudita e Russia, con gli arabi che hanno deciso di aumentare la produzione tagliando i prezzi, una decisione avversata dai russi.
Dall’altra parte dell’oceano Wall Street ha aperto con un forte rialzo dopo un pessimo lunedì che ha visto la borsa americana registrare la peggiore performance dalla crisi finanziaria del 2008. Durante la giornata tuttavia anche Wall Street ha cominciato a perdere colpi a causa della vaghezza delle comunicazioni provenienti dalla Casa Bianca. Il rialzo della prima parte della giornata era la conseguenza del fatto che il presidente Trump sta vagliano importanti misure per rispondere alle conseguenze economiche della diffusione del coronavirus nel paese. Misure che potrebbero comprendere il taglio dell’imposta sul reddito e un aiuto diretto ai lavoratori, ma di cui ancora non si conoscono né tempistiche né entità. Le altre borse europee hanno seguito la scia americana e hanno chiuso in negativo: Francoforte -1,51%, Parigi -1,51% mentre la piazza londinese è quella che meglio è riuscita a contenere i danni chiudendo a -0,09%.
Simone Fausti