Confartigianato: “Impossibile lavorare in sicurezza, pronti a chiudere i cantieri”
“Senza la possibilità di lavorare in sicurezza, siamo pronti a sospendere i cantieri”. Questo il messaggio d’allarme lanciato da Luciano Gandolfo, Presidente di Confartigianato Piemonte Costruzioni. Un settore, quello dell’edilizia in Piemonte che conta 49mila imprese edili artigiane che impiegano circa 150mila addetti
“Alle aziende del settore dico: valutiamo l’opportunità di interrompere l’attività lavorativa – continua Gandolfo – dobbiamo essere responsabili e disponibili a dare un attivo contributo al diffondersi del virus. Se ciò comporta mettere in atto la drastica misura della sospensione di ogni attività nei cantieri, dobbiamo farlo. Fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza, le imprese edili devono considerare la temporanea sospensione della propria attività”.
Numerose le problematicità: tra queste l’impossibilità di reperire idonei dispositivi di protezione individuale necessari per eseguire le lavorazioni che richiedono una distanza inferiore a un metro; il problema di garantire tale distanza all’interno dei mezzi di trasporto collettivo dei lavoratori e la complicata gestione e sanificazione di servizi vari
“Quotidianamente riceviamo segnalazioni di imprenditori che non riescono più a portare avanti i lavori – prosegue Gandolfo – per l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri edili le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori”. “Infatti – spiega il Presidente Gandolfo – l’organizzazione del cantiere spesso non consente di conciliare la prosecuzione dell’attività con le disposizioni stabilite dai DPCM e dal Protocollo del 14 marzo, come deve avvenire, per esempio, per la sanificazione periodica degli ambienti o la messa a disposizione di gel igienizzanti”.
Michele Giordano