Ieri notte si è parlato di noi, cari amici. Ci presteranno denaro. Tanto. Ma a che tasso? Lo scopriremo oggi.
Il tasso è infatti il punto cruciale dell’operazione. Come riporta Il Sole 24 Ore:
“Per questo il Governo, come ha già annunciato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è pronto a innalzare le garanzie pubbliche sui nuovi prestiti fino al 100%. In questo caso l’importo massimo dei prestiti sarebbe fissato a 800mila euro. Inoltre saranno aumentate le garanzie al 90% per 200 miliardi di prestiti fino al 25% del fatturato per tutte le imprese, di qualsiasi dimensione.”.
Il che è certamente positivo. Ma dipende molto dai tassi. Perché, non prendiamoci in giro, il Governo quei soldi li rivorrà a Giugno sotto forma di tasse. Che non avremmo avuto la liquidità per pagare altrimenti. Quindi ce li fanno prestar e li garantiscono. Ma questo, ed è il vero punto della situazione, non vuol dire che non ci saranno interessi. E potrebbero essere anche cari. Perché, se la garanzia è automatica, non esiste motivo per cui non dovrebbero essere concessi i soldi. L’unica variabile è a che condizioni.
Perché a rischio zero per la banca (circa…) l’interesse è copertura dei costi di lavorazione (sempre che non sia a parte) e puro profitto. Cosa sacrosanta: il volontariato e la gratuità imposte sono solo una forma di schiavitù. Però si spera che lo sforzo per la ripartenza sia valido per tutti. Anche per chi mette una delle risorse più scarse al momento. In ogni caso vedremo, la principale preoccupazione resta il come verrà scritto. I precedenti non fanno ben sperare: la materia è delicata e dobbiamo tenerci pronti a capire come evolverà.
Per questo abbiamo a disposizione molti consulenti che si sono messi a disposizione gratuitamente per voi. Ve li presenteremo nei prossimi giorni. E cercheremo, come sempre abbiamo fatto, di lottare insieme per un domani migliore. Noi sì, era vero ieri e lo sarà domani, in maniera totalmente gratuita.