Banca d’Italia annuncia fabbisogno aggiuntivo di liquidità per 50 miliardi.
Ancora troppo limitate le risorse a disposizione delle imprese piccole e medie.
“Le nostre stime indicano che tra marzo e luglio il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese possa raggiungere i 50 miliardi”. Lo si legge nella relazione del capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria di Bankitalia, Paolo Angelini e di Giorgio Gobbi, capo del Servizio Stabilità, in audizione alla commissione Banche. “È necessario assicurare un rapido dispiegamento degli strumenti di contrasto dell’emergenza approvati dal Governo, ad esempio potrebbero essere considerate modalità di tracciamento dei finanziamenti erogati, quali l’obbligo di convogliare i finanziamenti con garanzia pubblica su conti dedicati”.
Intanto Sace ha inviato alle banche il disciplinare contenente la descrizione del processo di richiesta della garanzia e tutte le informazioni utili nella gestione delle richieste, dalla prima domanda sino all’erogazione del finanziamento garantito (”Garanzia Italia”) e contro-garantito dallo Stato fino a un ammontare massimo di 200 miliardi di euro di cui almeno 30 per le Pmi.
Per ottenere il credito garantito dallo Stato attraverso la procedura Sace serviranno quattro “step”, descritti in un vademecum, sviluppato dalla società in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana:
1) la presentazione della richiesta di finanziamento all’istituto finanziatore da parte dell’assistito; 2) l’invio della richiesta di garanzia a Sace da parte del soggetto finanziatore;
3) l’esito della richiesta di garanzia Sace;
4) l’erogazione del finanziamento.
Sul sito del Fondo di garanzia e del Ministero dello Sviluppo è stato pubblicato il modulo relativo alla garanzia del 100% sui prestiti fono a €25.000. Il modulo va inviato agli istituti bancari via mail, i quali dovranno richiedere la garanzia statale per ogni operazione.
Il ministro Gualtieri ha assicurato che le già da lunedì saranno erogati i primi prestiti.
Il sito del Fondo era già entrato in tilt per i troppi accessi.
Intanto il consiglio di gestione del Fondo di Garanzia , considerando alta la rischiosità, ha fissato nel 30% la percentuale di accantonamento: per ogni euro di garanzia, 3 euro di finanziamento. Infatti con gli 1,7 miliardi stanziati col decreto liquidità si potrebbero coprire solo 200.000 richieste.
La distanza con la platea reale è enorme. Infatti in Italia si contano circa 4,3 milioni di PMI. Sarà determinante il nuovo decreto di fine Aprile che dovrebbe stanziare altre risorse per 7 miliardi.
Per le P.IVA fino a €65.000 di fatturato e che beneficiano della flat tax al 15%, l’importo finanziato non potrà essere superiore a €16.250.
Per tali prestiti la garanzia statale del 100% è automatica e senza valutazione del credito.
Ma per il via libera servirà comunque completare l’aggiornamento della piattaforma informatica del Fondo.
Andrea Curcio