Ecco quello che succederà dopo il 4 maggio, alla fine del lockdown: il calo dei contagi permetterà di tornare sin dal prossimo mese ad alcune attività. Le regole di base però resteranno le stesse: protezione, cautela e distanziamento sociale
Difficilmente sarà il 4 maggio il giorno in cui torneremo padroni della nostra vita e finirà il lockdown.
Dovendo privilegiare la riapertura delle attività produttive probabilmente il Governo deciderà di procedere sulla strada delle deroghe. Le uscite legittimate saranno molte di più ma dovranno condurre sempre necessariamente in luoghi dove il rispetto delle misure di distanziamento e di sicurezza saranno sarà garantito. Più gente al lavoro, che sia negli uffici pubblici, fabbriche, o negli esercizi commerciali.
L’imperativo resterà sempre di evitare gli assembramenti. Per questo, almeno durante l’inizio della battezzata “fase 2”, la libertà assoluta di movimento è da escludere poichè renderebbe impossibile il controllo di luoghi di naturale aggregazione come le piazze.
Bambini, ragazzi e sport all’aperto
Finalmente sarà possibile recarsi nei parchi, ma sempre con prudenza e in piccoli gruppi.
Per bambini e ragazzi la tanto attesa libertà di uscire da casa e tornare a fare attività all’aperto sembra a portata di mano. Come anticipato a Repubblica dalle ministre Elena Bonetti e Luciana Lamorgese, dal 4 maggio parchi e ville potrebbero essere riaperti anche se con ingressi controllati e contingentati e con modalità di fruizione che garantiscano il distanziamento anche tra i bambini, i quali dovranno essere sempre accompagnati almeno da un genitore o da una persona adulta. Inoltre con tutta probabilità, ad eccezione dei più piccoli, saranno anche i bambini ad avere l’obbligo di indossare la mascherine.
Sì a biciclette e monopattini, sì all’attività motoria insieme ai genitori, da evitare invece (almeno in questa prima fase) le attività di gruppo come partite di calcio. Per i più grandicelli, minorenni ma che escono da soli, oltre all’obbligo di mantenere la distanza di un metro c’è allo studio l’ipotesi di limitare gli incontri a 3-5 ragazzi.
Anche fare Jogging sarà consentito subito. La morsa sulle attività motorie sarà una delle prime ad essere allentate. Resterà naturalmente il divieto di sport di gruppo anche all’aperto. Sarà possibile praticare jogging o andare in bicicletta da soli o distanziati. Ovviamente sempre con mascherina e a distanza di oltre due metri perchè l’aumentata respirazione durante lo sport moltiplica la produzione di droplet.
C’è anche chi vorrebbe, in una prima fase, confermare l’obbligo di rimanere nelle vicinanze di casa. Sul tavolo anche l’ipotesi di fasce orarie (al mattino presto e la sera) riservata ai runner.
E non è escluso che possa essere consentito riprendere l’attività anche in impianti sportivi all’aperto (ad esempio il tennis) vietando l’uso di docce e spogliatoi.
Vita sociale
Gli amici a casa? Con giudizio si potrà fare.
“Se poche persone e in spazi e condizioni che garantiscono le distanze potrà essere consentito – dice Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute -. Non si comprenderebbe perché posso stare in ambienti chiusi con altre persone in ufficio o su un mezzo pubblico e non a casa mia. Al Comitato tecnico-scientifico ho detto che un piano di ripartenza che non scommette sulla responsabilità dei cittadini è insensato. Bisogna fidarsi ed educare le persone e gli italiani fino ad ora, nella stragrande maggioranza, hanno dimostrato di rispettare le prescrizioni”.
Dunque, gradualmente si tornerà ad una ripresa della socialità con la raccomandazione di incontri ristretti e sempre a distanza.
Spostamenti
Trasporti pubblici e aerei a capienza ridotta. Meglio l’auto.
Le strade torneranno presto a riempirsi di auto. L’invito del governo, è quello di spostarsi con i mezzi privati che naturalmente consentono di evitare il contatto con altri. mezzi pubblici, autobus e metro innanzitutto, ma anche treni e aerei dovranno viaggiare a capienza ridotta di un terzo.
Per riprendere a muoversi liberamente in Italia e tanto più all’estero bisognerà aspettare. In una prima fase verranno consentiti gli spostamenti anche fuori dai Comuni di residenza ma nella stessa regione o, al massimo nelle Regioni limitrofe appartenenti alla stessa macroarea in cui potrebbe essere diviso il Paese.
Probabilmente verrà consentito, con modalità controllate ed eventualmente una quarantena, il ritorno a casa di studenti e lavoratori bloccati da settimane in altre città o all’estero.
Vacanze
Sì alle seconde case. Possibile andare al mare con ingressi contingentati.
La prospettiva più vicina, ma non è detto che sia già dal 4 maggio, è quella di poter raggiungere (per chi ce le ha) le seconde case, al mare, in campagna o in montagna. In vista dell’estate è certamente una delle modalità di “vacanze sicure” che consentirebbe anche di lasciare più libero sfogo, in ambiente protetto e familiare, a bambini e anziani. Resta però il problema di evitare lo spostamento dei contagi e dunque anche qui si potrebbe procedere non in maniera omogenea e tagliando fuori eventuali zone maggiormente coinvolte dal virus.
“Lavoriamo a linee guide sulle vacanze, con eventuali ipotizzabili zone rosse ma stiamo lavorando ad una riorganizzazione degli spostamenti”, dice il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri mentre i lidi si stanno attrezzando per ingressi contingentati e un’offerta di mare sicuro.
Andrea Curcio