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    Esplosione del debito pubblico: Governo al lavoro sul DEF

    DEF: verso stop a clausole di salvaguardia IVA, abolizione sugar e plastic tax. Bonus partite IVA incrementato a €800. Nuovo “reddito di emergenza”

    Si prevede nel DEF che il Pil nel 2020 si attesterà a -8% e al +4,7% nel 2021, mentre il deficit arriverà al 10,4%, e al 5,7% nel 2021.

    Questo è il quadro di finanza pubblica contenuto in una prima bozza del Def, che arriverà stamattina sul tavolo del Consiglio dei ministri. Stando alle previsioni del Governo, il debito pubblico salirà al 155,7% a fine anno e al 152,7 per cento a fine 2021.

    L’esecutivo darà via libera ad un nuovo scostamento di bilancio (55 miliardi per il 2020 e 24,6 miliardi sul 2021): risorse che serviranno ad alimentare le misure previste dal decreto aprile che destinerà dieci miliardi alle imprese (la platea dovrebbe essere quella delle piccole Srl sotto i dieci dipendenti) e 13 miliardi agli ammortizzatori. Nel provvedimento si dovrebbero destinare ulteriori 12 miliardi per anticipare alle imprese creditrici i pagamenti.

    Tra gli interventi che il Governo dovrebbe ufficializzare con il Documento di economia e finanza, sarebbe presente anche la cancellazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva dal 2021. In campo ci sarebbe il progetto di assorbire e quindi annullare, una volta per tutte la clausola, anche per dare un segnale di stabilità dei conti pubblici rispetto ai mercati finanziari.

    In programma c’è anche l’abolizione della plastic e della sugar tax per il 2020, stando almeno a quanto riferiscono fonti di maggioranza. La copertura per l’abolizione ammonterebbe a 189 milioni.

    Il via libera è arrivato dal ministero dell’Economia, mentre i lavori sul Def e sullo scostamento di bilancio sono ancora in corso.

    Ci sono 13 miliardi destinati agli ammortizzatori sociali, che faranno parte di un “pacchetto lavoro” per il sostegno al reddito superiore a 20 miliardi di euro.

    La Cig dovrebbe essere rifinanziata per altre 9 settimane. Altri 7 miliardi andranno a due mensilità di bonus agli autonomi (salirà a 800 euro), 500 milioni serviranno per congedi speciali e bonus babysitter. Circa 1,3 miliardi rafforzeranno invece la Naspi e il sussidio per colf e badanti.

    Sarà istituito infine il c.d. Reddito di emergenza, destinato a coloro i quali non hanno alcuna fonte nè di reddito nè di assistenza.

    Per le nuove misure da mettere in campo il Governo si starebbe apprestando a chiedere al Parlamento uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi in termini di indebitamento netto (pari a circa 3,3 punti percentuali di Pil) per il 2020 e 24,6 miliardi a valere sul 2021 (1,4 per cento del Pil).

    Quanto all’esplosione del debito pubblico, nella bozza di Def si legge che è comunque «sostenibile» e «il rapporto debito/Pil verrà ricondotto verso la media dell’area euro nel prossimo decennio, attraverso una strategia di rientro che oltre al conseguimento di un congruo surplus di bilancio primario, si baserà sul rilancio degli investimenti, pubblici e privati, grazie anche alla semplificazione delle procedure amministrative».

    Andrea Curcio

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