Il settore della ristorazione si augura di riaprire le attività il prima possibile. Per rispettare le nuove norme tuttavia, sarà necessario dotarsi di alcuni accorgimenti tecnologici innovativi.
Ormai è chiaro a tutti che l’emergenza covid-19 cambierà il modo con cui viviamo, dalla ristorazione alle vacanze, sotto molti aspetti. I prossimi ad essere coinvolti in una rivoluzione operativa sono i ristoranti. Se la situazione rimane stabile, pian piano dovrebbero riaprire le tavole calde, le trattorie, i bar etc. Queste realtà tuttavia necessiteranno di tutta una serie di nuove misure per svolgere la loro attività e servire i clienti.
Al momento non esistono ancora protocolli unici, ciononostante nell’ultimo periodo sono emerse diverse idee da parte di alcune aziende per permettere al settore della ristorazione di portare avanti la loro attività nel rispetto delle norme anti-covid-19. Due sono gli aspetti più rilevanti: garantire una certo grado di separazione tra i clienti che consumano un pasto e ridurre al minimo il contatto tra camerieri e consumatori.
Il primo passaggio tuttavia è assicurarsi che chiunque abbia una temperatura corporea superiore a un certo livello, non entri nel locale. A questo proposito un’azienda veneziana, Sunrise, ha inventato un sistema che si chiama “Spray for life” che di fatto consiste in un termo-scanner in grado di rilevare se un soggetto ha la febbre. Allo stesso tempo due apparati permetteranno di disinfettare sia le mani che i piedi. Il tutto è collegato ad un video di riconoscimento facciale per verificare che le persone indossino effettivamente la mascherina.
Come ormai accade in alcuni luoghi pubblici, in futuro probabilmente i dispenser per sanificare le mani con il gel si attiveranno tramite fotocellula, per ridurre al minimo il contatto. Il sistema Spray for life è dotato anche di un nebulizzatore per scarpe e piedi, dal momento che alcuni studi suggeriscono che il coronavirus sarebbe in grado di rimanere attaccato anche a queste superfici. L’azienda punta a fornire questo sistema innovativo già da giugno, dopo una fase di test attualmente in corso. Le richieste si contano già a centinaia: questo totem infatti sembra poter garantire una sicurezza igienica molto accurata e il costo si aggira sui 3mila euro anche se dovrebbe essere soggetto a detrazioni fiscali.
Una volta accettati ed entrati nel locale, il processo di ordinazione e consumo delle pietanze prevede anch’esso tutta una serie di misure di protezione. Si parla di plexiglass che separino i tavoli che comunque devono stare a una certa distanza l’uno dall’altro. Per quanto riguarda invece l’ordinazione, il processo dovrebbe diventare totalmente digitalizzato. La start up di Bolzano Risto-Technology, ha sviluppato, assieme a Samsung, un sistema per la visualizzazione del menù tramite un tablet facilmente sanificabile. Costo dell’impianto e di sei console: circa 1500 euro. Altre idee invece si basano sul ricorso al proprio smartphone per ordinare il pasto.
La ristorazione dunque va incontro a un grosso cambiamento per quanto riguarda la gestione di un locale. Cambiamento che richiederà investimenti non indifferenti da parte degli imprenditori, al fine di adeguarsi alle misure di sicurezza, con l’augurio che lo Stato possa venire incontro a un settore tra i più colpiti dall’emergenza covid-19.
Simone Fausti