Tra albo delle baby sitter, servizi diversificati e a domicilio, a Vanzago l’amministrazione si ingegna per andare incontro alle esigenze delle famiglie per il periodo estivo.
L’estate è alle porte e sempre più famiglie si trovano a dover fare i salti mortali per cercare di conciliare le esigenze lavorative dei genitori con la gestione dei figli e, parallelamente, le amministrazioni fanno i conti con le nuove regole di organizzazione dei centri estivi dettate dall’emergenza sanitaria non ancora completamente superata.
A Vanzago, nell’hinterland milanese, il comune ha pensato così di elaborare un piano strategico che possa incrociare le necessità di ciascuno, predisponendo una serie di proposte dedicate ai minori, dai 3 ai 17 anni, con offerte ritagliate su misura per la fascia d’età interessata.
Attraverso un sondaggio indirizzato alle famiglie, l’amministrazione è stata in grado di raccogliere in modo sistematico le esigenze specifiche di ciascun nucleo familiare relative al periodo estivo, favorendo così l’elaborazione di proposte mirate. Il questionario ha evidenziato non solo un aumentato bisogno relativo all’aspetto di cura dei figli, ma soprattutto la necessità di recuperare – per quanto possibile – quella parte fondamentale di socialità che si è interrotta bruscamente con la fine di febbraio, in corrispondenza del diffondersi dell’epidemia da Covid-19, e la conseguente chiusura delle scuole di ogni ordine e grado.
L’intenzione è quella di aumentare il ventaglio di offerte di servizi educativi e ricreativi oltre al tradizionale centro estivo che, per quest’anno, avrà una capienza nettamente inferiore a differenza di costi e tariffe che invece saranno più alti rispetto alle annate precedenti.
Ad incidere sono le indicazioni contenute nelle linee guida ministeriali che impongono un contingentamento degli accessi e un rapporto aumentato tra bambini ed educatori. Non solo, l’amministrazione quest’anno dovrà far fronte ad una richiesta maggiore di iscrizioni dovuta all’impossibilità delle parrocchie di organizzare il consueto oratorio estivo, che insieme ai centri ricreativi completa l’offerta per le famiglie durante l’estate.
Perciò la parola d’ordine è “diversificare”. Il comune ha pensato a proposte educative a domicilio riservate alla fascia d’età 3-11 anni e l’assegnazione in via temporanea e gratuita di alcune strutture di proprietà dell’ente per realizzare iniziative ludico-ricreative con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi dedicati ai ragazzi di età compresa tra i 6 e i 17 anni.
Per andare incontro alle esigenze delle famiglie con figli più piccoli, inoltre, sono state raccolte le candidature che andranno a dare forma all’albo comunale delle baby sitter, come già accade dal 2016 nel Rhodense, uno strumento utile ed efficace per incrociare domanda e offerta. Quindi via libera alle manifestazioni d’interesse per ampliare l’offerta dei servizi ludico-ricreativi del comune che, fa sapere il sindaco Guido Sangiovanni, è aperto alla valutazione di tutte le proposte che verranno presentate.
Micol Mulè