Ira del PD e di Gualtieri. Tentativo di Conte di oscurare Colao
Durante la conferenza stampa di Mercoledì scorso, Conte ha parlato di fase 3 e di ripresa economica, annunciando gli Stati generali dell’economia.
“Nei prossimi giorni completerò un lavoro che abbiamo già iniziato con il comitato guidato da Colao. Avremo gli stati generali dell’economia a Palazzo Chigi con tutte le forze economiche e sociali del Paese per poter pubblicizzare e condividere con tutti questo nostro Recovery plan“.
Un discorso fatto dal Presidente del Consiglio, che ha fatto infuriare i vertici Pd e che ha creato forti tensioni nella maggioranza. I dissapori sono venuti fuori durante la riunione del premier con i capi delegazione, presenti anche Patuanelli e Gualtieri.
Fonti di maggioranza dicono che Conte abbia persino fatto infuriare il democristiano di lungo corso Dario Franceschini. Intollerabile, per il ministro dei beni Culturali, che il premier abbia illustrato in diretta tv quel tavolo non solo senza prima consultarsi con i democratici, ma non avendo in mano uno straccio di programma.
Appare dunque impossibile che l’avvio delle riunioni per il rilancio economico, avvenga lunedì, come era nelle intenzioni iniziali di Conte.
Ma la tensione sale anche con il Ministro dell’Economia Gualtieri, che avrebbe voluto sostenere il piano Colao, valorizzarlo e svilupparlo. Invece Palazzo Chigi, sembra che lo voglia totalmente derubricare. Il Pd condivide la sostanza di quel lavoro e adesso scorge in Conte l’ostinata volontà di oscurare quel piano. C’è il sospetto è che Conte voglia rafforzare la sua immagine. Gualtieri è preoccupato.
Anche Speranza, uno tra i più “contiani” avverte che l’iniziativa del premier può aver infastidito la CGIL, avendola interpretata come un regalo a Confindustria.
Il premier dice al Ministro dell’Economia che “serve una scossa, dobbiamo offrire una prospettiva politica, non possiamo procedere con gli schemi rigidi e lenti dell’apparato ministeriale”.
Andrea Curcio