A 19 anni esatti dall’ultimo match nella serie cadetta, i biancorossi conquistano la B con un percorso da record. E il patron Silvio Berlusconi già punta ai vertici della classifica con un sogno nel cassetto: il derby Milan-Monza.
Era il 10 giugno 2001 quando lo stadio Brianteo ospitava l’ultimo match del Monza disputato con la Pistoiese. L’ultimo in serie B. Ma la determinazione premia ed oggi, a distanza di 19 anni esatti da allora, il Monza torna a sognare e riconquista la serie cadetta per la gioia di staff e tifosi. Il Consiglio Federale, confermando la chiusura regolare del campionato di serie C, ha così ratificato la promozione in B delle capolista dei tre gironi: Monza, Vicenza e Reggina.
Un successo annunciato per la squadra guidata da Cristian Brocchi che, con 16 punti di stacco alla ventisettesima giornata dalla Carrarese, seconda in classifica, può a buon diritto affermare di aver guadagnato sul campo la promozione nella serie cadetta. E se il patron Silvio Berlusconi non aveva alcun dubbio sull’esito felice del campionato, già si guarda al futuro con l’obiettivo di puntare alla vetta della B per la stagione 2020/21. La società ha reso noto che si sta orientando sul mercato per consolidare la rosa dei giocatori e costruire una formazione adeguata a vincere la prossima sfida che le consentirebbe di approdare alla massima serie. Il sogno nel cassetto? Un derby Milan – Monza.
Ma nessun’impresa è impossibile per i biancorossi, che hanno scelto #Saràromantico come slogan per suggellare un momento storico, atteso da sempre, ma nello stesso tempo indice della volontà di proseguire nella scalata ai vertici della classifica del prossimo campionato. “Una squadra che vuole essere diversa dalle altre e diventare un esempio da seguire – spiega il club sul suo sito – ed è romantica la storia della conquista del primo traguardo verso l’obiettivo che mai è stato raggiunto dal Club in tutta la sua storia”, con 18 vittorie, 7 pareggi e 2 sole sconfitte, unica squadra imbattuta durante le trasferte di campionato di tutto il calcio professionistico italiano. Un percorso da record, che con ogni probabilità si sarebbe confermato tale fino all’ultima giornata se non fosse stato interrotto “dall’antagonista invisibile”.
Com’era prevedibile la città è morigeratamente in festa, non è questo certo il tempo di riversarsi per le strade, con il primo cittadino Dario Allevi che affida ai social la gioia per il grande risultato ottenuto: “Dopo 19 anni di attesa finalmente è ufficiale: il Monza è in serie B. Una promozione conquistata sul campo – scrive – una cavalcata verso il traguardo che la città ha seguito passo dopo passo, vedendo crescere l’entusiasmo e la partecipazione dei tifosi al Brianteo”. Tifo sugli spalti bloccato dal Covid-19, che però non ha potuto fare altrettanto con la “passione che è esplosa di gioia in tutta la città – prosegue – Perché una squadra di calcio può e deve diventare un punto di riferimento per un’intera comunità: mai come adesso abbiamo bisogno di esempi positivi e vincenti in grado di far ripartire con slancio il nostro territorio”. Un grazie particolare al patron Silvio Berlusconi e all’ad Adriano Galliani: “Ci avevano promesso che avrebbero riportato dalle nostre parti il grande calcio e hanno, come sempre, mantenuto la parola. Anzi, dalle prime dichiarazioni del Presidente il bello deve ancora venire”. Un ultimo pensiero va ai ragazzi della curva Davide Pieri: “Che non hanno mai – e lo sottolinea – abbandonato la squadra anche nei momenti più bui e nelle trasferte sui campi più improbabili: è giusto che siano loro i primi a gioire”.
I festeggiamenti, quelli veri, non mancheranno – assicurano dal Club – nei modi e nei tempi giusti in attesa di poter tornare a gremire gli spalti del Brianteo. Intanto il Monza è in B, o meglio, la B è in Brianza.
Micol Mulè