Finalmente una buona notizia, i soldi dei fondi perduti arriveranno sul conto in 10 giorni.
Come anticipato dal Sole 24 Ore, i fondi perduti «verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore», ha confermato il direttore dell’agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. «La procedura che abbiamo realizzato con Sogei – spiega – consentirà di presentare la richiesta on line sul nostro sito internet oppure tramite il canale Entratel inviando la domanda già precompilata dai software gestionali di cui già si avvalgono i contribuenti e i loro intermediari». Ma non c’è nessun click day, aggiunge: «Dal primo pomeriggio di lunedì, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori interessati, ovvero quelli con un fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente ridotto di almeno un terzo, potranno richiedere i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto rilancio».
Si allarga, in oltre, la platea di chi vi potrà accedere grazie ad una nota dell’Agenzia delle Entrate
Ferme restando le precisazioni di seguito fornite, l’ambito soggettivo ricomprende pertanto i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione e titolari di reddito agrario,«titolari di partita IVA», fatte salve le specifiche esclusioni previste al successivo comma 2.
Si tratta, in particolare:
degli imprenditori individuali e delle società in nome collettivo e in accomandita semplice che producono reddito d’impresa,indipendentemente dal regime contabile adottato;
dei soggetti che producono reddito agrario […]
delle stabili organizzazioni di soggetti non residenti di cui alla lettera d), del comma 1, dell’articolo 73 del TUIR;
degli enti non commerciali di cui alla lettera c), del comma 1, dell’articolo 73 del TUIR che esercitano, in via non prevalente o esclusiva, un’attività in regime di impresa in base ai criteri stabiliti dall’articolo 55 del TUIR,compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
delle persone fisiche e delle associazioni di cui all’articolo 5, comma 3, lettera c, del TUIR che esercitano arti e professioni, producendo reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 53 del TUIR.
Al riguardo, come si evince dalla relazione illustrativa al decreto Rilancio,si precisa che tra i soggetti rientranti nell’ambito di applicazione del comma 1, sono «ricomprese le imprese esercenti attività agricola o commerciale, anche se svolte in forma di impresa cooperativa».In considerazione dell’ambito soggettivo identificato al comma 1 dell’articolo 25 e ferme restando le esclusioni per i soggetti di cui al successivo comma 2, il contributo a fondo perduto COVID-19è erogato all’imprenditore agricolo.
Poiché il reddito dalle stesse prodotto si qualifica come reddito d’impresa, rientrano nell’ambito di applicazione della disciplina anche le società tra professionisti, indipendentemente dal fatto che i soci ricadano o meno nelle ipotesi di cui al comma 2 del menzionato articolo.
Infine,la norma non prevede distinzioni in ordine al regime fiscale adottato dai soggetti beneficiari, pertanto rientrano nell’ambito soggettivo della disposizione anche i soggetti in regime forfetario di cui all’articolo 1, commi 54 e seguenti della legge n. 190 del 2014.