Scuola, resta l’incognita mascherine
Niente plexiglas, mascherine forse. Caos sulla gestione degli spazi
Nel testo definitivo del piano scuola non sono previsti i plexiglas tra gli studenti, ma non si sa ancora se le mascherine saranno obbligatorie. Si sta valutando di togliere l’obbligo all’interno delle classi in modo da rendere più serena la vita agli alunni. Ma la decisione verrà presa solo a fine agosto, valutando l’andamento dell’epidemia con la consultazione del comitato tecnico scientifico. Obbligatoria rimane la distanza di un metro, anche se, si tratta evidentemente di una misura formalistica, che avrà una difficile applicazione nelle aule, specie tra i più piccoli.
Nel testo è previsto lo stanziamento di un ulteriore miliardo di risorse alla scuola. Probabilmente gran parte del denaro sarà erogato per l’assunzione di 50.000 supplenti, ma non sono ancora chiare le modalità con cui effettivamente i presidi gestiranno questi fondi. Il governo ha assicurato che anche nel Recovery Fund un importante capitolo sarà dedicato alla scuola.
L’apertura degli edifici scolastici è prevista in tutta Italia per il 14 settembre. Sull’organizzazione degli spazi permane molta confusione. Alcuni ipotizzano l’utilizzo di spazi all’aperto o anche cinema, teatri, musei e biblioteche per le lezioni. L’idea però non è affatto piaciuta al presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, secondo il quale sarebbe molto più proficuo utilizzare i fondi messi a destinazione del Governo per istituire contratti di locazione con alcuni locali in modo da ricavare più spazio. Auspica inoltre “un piano edilizio serio e di lungo termine, ma in tal caso servirebbero più finanziamenti”.
Andrea Curcio