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    Reddito di cittadinanza e navigator: un totale flop

    Reddito di cittadinanza e navigator: un totale flop

     

    Solo il 2% dei percettori del reddito ha trovato un impiego lavorativo

     

    Erano stati assunti dallo Stato 2980 “navigator”, selezionati con un quiz di 100 domande in 100 minuti. Avevano, nell’ottica del governo giallo-verde, il ruolo importante di inserire i disoccupati nel mondo del lavoro ma oggi sono dei perfetti fantasmi.

     

    Questi impiegati pubblici continuano a percepire un assegno di €27.339 lordi l’anno, più altri 300 al mese di rimborsi per le trasferte. Hanno beneficiato anche dell’indennità di 600 euro per le partite iva. Il loro contratto scadrà il 30 aprile 2021, sono infatti dei precari in regime di co.co.co..

    Il costo totale dei navigator è di 500 milioni, stanziati dal governo Lega-5 stelle.

    Nessuno oggi sa esattamente cosa fanno, sono stati scaricati dalla stessa politica che li ha creati.

     

    La loro produttività è stata pari a zero. Forse anche colpa del lookdown, con cui è stata disposta la chiusura di tutti i pubblici uffici. Avevano appena terminato il loro corso di formazione, quando è scattata l’emergenza del coronavirus. Anche l’app di Anci, quella che doveva trovare il perfetto incrocio tra domanda e offerta, non è mai stata fatta.

     

    Il reddito di cittadinanza insieme ai navigator, è stato un bel flop nella creazione di nuovi posti di lavoro, al contrario dell’aspettativa dei 5 stelle. Si conta che solo il 2% di chi l’ha percepito ha trovato un impiego lavorativo.

     

    Andrea Curcio

     

     

     

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