L’equazione del gioco interiore
Le interferenze, gli ostacoli possono essere interni o esterni a noi. Spesso gli ostacoli interni influiscono negativamente più di quelli esterni.
Come in ogni gioco bisogna battere l’avversario che abbiamo nella nostra testa, cosa che nella professione o lavoro è il problema. Se abbiamo qualcuno che ci aiuta a superare il problema, la difficoltà si apre e si allena una capacità di apprendere cose da chi ci sta aiutando, ma anche nella messa in pratica di tali nozioni.
Questo ci permette di unire ciò che sappiamo con ciò che non sapevamo fino a poco tempo fa. Il potenziale che attuiamo è l’insieme delle nostre capacità, delle nostre attitudini, delle interferenze che possono essere interne o esterne.
Quelle esterne sono di gran lunga minori rispetto a quelle interne perché è tutta la nostra conoscenza, consapevolezza di farcela o non farcela (punti di forza e deboli). Ora chi ci aiuta vede ciò che non riusciamo a vedere, ma non possiamo sempre aspettare aiuti esterni, quindi?
La cosa da fare è conoscere la nostra natura biologica, le nostre mappe che si basano su predisposizioni, personalità e temperamento, quindi il nostro potenziale genetico biologico, il quale ci mette nelle condizioni di gestire le nostre forze innate capendo se ci limitano o ci agevolano per poi procedere alla soluzione del cosiddetto avversario, il nostro essere.
Palmerino D’Alesio
Il successo è proporzionale alla capacità quantitativa e qualitativa di comunicare” Professionista e consulente in formazione attitudinale su base biologica attraverso la metodologia STRUCTOGRAM, in ambito di competenze sociali, comportamenti e comunicazione p.dalesio@structogramitalia.net