A Conte l’UE risponde con un Rutte
“Fuori i soldi o mi sparo”. Questa, ad oggi, la geniale tattica negoziale del premier Italiano Conte in Europa. Fondamentalmente, stiamo implorando per avere la liquidità necessaria a non fallire. Inquadriamo il problema: finora il Covid ci è costato 80 miliardi. E metà di questi ce li ha dati la BCE. La cassa sta finendo e se dovesse arrivare una seconda ondata dovremmo ricorrere al MES. Ma non solo. Già in tutto nel 2021 ci verrebbero dati solo 6 miliardi del Recovery Fund senza domande. Il resto sarebbe sottoposto all’ok Olandese. E le condizionalità ci sarebbero. Altro che MES.
Ok, fin qui il quadro. Come si supera l’empasse? Da sempre, dai gloriosi tempi di Berlusconi, si promettono riforme. Che poi non si fanno. Stavolta non ci stiamo provando nemmeno. Infatti gli Olandesi sono un filo sbilanciati. Dicono che delle nostre promesse non si fidano. Ma qui nessuno promette più nulla. Noi stiamo esigendo. Il Re è nudo. E cinge i lombi solo una pudica cintura esplosiva. Di fatto, senza quei soldi, il Governo cade. E segue il caos. Che nella migliore delle ipotesi partorirà una stella danzante dal sorriso enigmatico di Draghi. Nella peggiore una campagna elettorale di qualche mese in cui del nostro debito sovrano i mercati faranno carne di porco.
Quindi gli Olandesi perderanno, lo sanno. Ma perdere bene equivale a vincere, in questi casi. E loro hanno un’arma formidabile. Il tempo. Noi rispondiamo con l’italico ingegno che ci regala una risposta forte ed efficiente. Il suicidio. Se non ci date i soldi ci facciamo saltare in aria e vi trasciniamo con noi. Astuti eh? Ha funzionato nel 2018. Nel 2019 cominciava a mostrare la corda come metodo di trattativa. Oggi che succederà? Come detto, dovendo scommettere, direi che qualcosa ci daranno e tutti potranno dire di aver vinto. Ma di sicuro i soldi ci arriveranno, per virtù dell’accordo o per magheggi burocratici, con il contagocce.
E noi potremo continuare a lamentarci con l’Europa matrigna per la crudeltà esercitata sui poveri cittadini Italiani mentre siamo in coda per comprare un monopattino elettrico con il relativo bonus, in attesa di sfruttare il bonus vacanze. E potremo continuare a stupirci della rigidità olandese, mentre attendiamo il reddito di cittadinanza che ci serve per il regalo di buon pensionamento al decimillesimo dipendente statale uscito dal “lavoro” con quota 100. E tutto facendoci grasse risate sui tulipani, mentre con l’agricoltura idroponica ci superano nella vendita di pomodori. Il tutto mentre il paese crolla, pietra dopo pietra su se stesso. Col il collasso nascosto dalle risate registrate.
Luca Rampazzo