Come verranno spesi i soldi del Recovery Fund
L’Italia non esce male dall’accordo con l’Europa, ma aspettiamo di vedere come lo Stato gestirà le risorse
Stando ad alcune fonti governative, la prima misura che potrebbe essere adoperata utilizzando le risorse del Recovery Fund, sarà dedicata all’impresa privata.
Tra le varie ipotesi, c’è il potenziamento dell’iperammortamento su base quinquennale fino al 200% del costo di acquisto di tecnologie (investimenti di digitalizzazione, robot e altro).
Nel 2017 l’iperammortamento ha generato investimenti per 20 miliardi. Nonostante questo risultato, è stato ridimensionato con l’ultima legge di bilancio.
Sempre basandosi sulle risorse del Recovery Fund, la ministra delle Infrastrutture De Micheli ha promesso un piano complessivo per le opere pubbliche pari a 200 miliardi. Il piano riguarda tra le altre cose, l’alta velocità ferroviaria Roma-Genova, la Roma-Ancona, la dorsale adriatica e il rinforzamento dei collegamenti con il Sud.
L’obiettivo è quello di raggiungere la capitale in un tempo massimo di 4 ore e mezza, da qualunque punto della penisola si parta.
L’altro impegno del Governo riguarda un piano nazionale per la fibra per imprese, famiglie e pubblica amministrazione, con il fine ultimo di raggiungere le aree non servite e superare quelle difficoltà che si sono manifestate durante il lockdown.
È stato annunciato un bonus di 500 euro per le famiglie al di sotto dei 20 mila euro di reddito Isee, ridotto a 200 per chi supera tale soglia, per l’acquisto di strumenti tecnologici al fine di dotare chiunque di un pc in modo da formarsi anche telematicamente.
In tempi brevi è prevista una manovra da 6-7 miliardi. Questa dovrebbe riguardare la proroga di 18 mesi per la cassa integrazione, il ristoro di 4-5 mesi dei Comuni per le mancate entrate tributarie, oltre ad un taglio secco per le scadenze fiscali sospese fino a settembre che pesano 13 miliardi.
Il deficit passerà così da 80 a circa 100 miliardi, quindi dal 10,4 all’11,4% del Pil.
Nel frattempo il Ministero del Tesoro potrà sempre ricorrere alla clausola che consente di utilizzare il 10 per cento dei fondi del Recovery retroattivamente, per le spese compatibili con le finalità del fondo fatte da febbraio.
Nel consuntivo potranno essere scomputate alcune spese per investimenti in sanità (ad esempio il potenziamento delle strutture e l’acquisto di macchinari per le terapie), gli incentivi auto, gli interventi sulle scuole ed altro.
Andrea Curci0