Attenzione alle truffe online, sempre più utenti coinvolti
La stragrande maggioranza degli utenti non sporge denuncia, così le società, un po’ alla volta, accumulano milioni
Le truffe online diventano sempre più frequenti.
Nel mondo odierno la tecnologia è divenuta indispensabile per i nostri comportamenti. Grazie al progresso tecnologico possiamo spostarci in luoghi a noi sconosciuti avvalendoci di semplici GPS, possiamo gestire più operazioni complesse in poco tempo, ci possiamo informare rapidamente sul web. Purtroppo ogni cosa presenta oltre ai benefici anche esternalità negative.
Tra queste ci sono le truffe online. Sono sempre più numerose le aziende che offrono servizi a pagamento agli utenti senza nemmeno richiederli.
Uno di questi è Oroscopo Mega, un servizio editoriale di natura on demand, “riservato su richiesta ai maggiorenni”. Peccato che gli utenti vengano iscritti a loro insaputa, attraverso dei banner trappola che fanno attivare il servizio senza nemmeno bisogno di un clic.
Quando l’utente ravvisa addebiti anomali è sempre troppo tardi. Anche se richiede di disattivare il servizio fraudolentemente attivato, ha già perduto i soldi che gli sono stati addebitati per l’attivazione.
Secondo quanto viene riportato sul sito, Oroscopo Mega fa capo alla società Delta Mobile Ltd, con sede a Londra, alla quale sono riconducibili alcuni servizi analoghi, come “Atuttoscoop“.”
“Il costo per i clienti Tim, Vodafone, Wind 3 è pari a 2.44 euro per singolo sms ricevuto”, si apprende dal sito di Oroscopo Mega.
Ma questa è solo una delle centinaia di società che continuano a succhiare denari agli utenti delle compagnie telefoniche.
La Procura di Milano sta indagando su una maxi frode informatica, in corso da anni, che ha prodotto addebiti illeciti per decine di milioni di euro.
“Si sono decisi a indagare quando è stato colpito il capo della Procura – denuncia Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano – ma sono anni che facciamo segnalazioni di questi fenomeni”.
Anche il procuratore di Milano, Francesco Greco, è stato infatti vittima di una frode.
La stragrande maggioranza degli utenti non sporge denuncia perché si tratta di pochi euro, se si accorgono della truffa in tempi brevi. Ma le società, un po’ alla volta, accumulano milioni.
Benenti auspica un intervento più deciso da parte dell’Agcom oltre ad un’assunzione di responsabilità da parte delle compagnie telefoniche, che hanno il potere e i mezzi per inibire questo tipo di traffici.
Andrea Curcio