Scuola: le linee guida dell’ISS sui contagi in classe
Con un certo ritardo l’ISS ha pubblicato le linee guida contro il coronavirus per la scuola.
Il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità hanno finalmente pubblicato le linee guida per la gestione di eventuali contagi in ambito scolastico. L’elemento più rilevante è che in caso un alunno risulti positivo al coronavirus non scatterà automaticamente la quarantena per l’intera classe ma verrà valutato caso per caso.
Nessun obbligo stringente dunque ma solamente alcune indicazioni su come adeguare i comportamenti quotidiani a scuola. Anzitutto dovrà essere individuato un referente scolastico per il Covid-19 che riceverà una particolare formazione e probabilmente sarà responsabile del registro di eventuali contatti tra alunni e personale scolastico.
Le linee guida dell’ISS prevedono anche la collaborazione attiva delle famiglie le quali dovranno misurare ogni giorno la temperatura ai figli. Un punto su cui è tornato anche il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la quale, in un’intervista rilasciata ad Oggi, ha aggiunto che l’obiettivo del governo è quello di rafforzare «il rapporto Scuola-Sistema sanitario. Ci saranno referenti nei presidi medici territoriali che supporteranno le scuole per la gestione degli aspetti sanitari. Non lasciamo soli i dirigenti scolastici, abbiamo anche attivato un help desk».
In caso di contagio accertato tuttavia, l’ISS non prevede alcun obbligo automatico ma sarà competenza dell’Asl territoriale a decidere come agire. Ovviamente l’imposizione di una quarantena per la classe e gli insegnanti coinvolti comporterebbe il ritorno alla didattica a distanza. Tra le varie opzioni disponibili, l’Asl può decidere di inviare unità mobili per eseguire tamponi in tutta la struttura.
Nel frattempo permane una certa preoccupazione per la ripresa nazionale dei contagi che impedisce al governo di esprimersi con certezza sulla riapertura delle scuole prevista per il 14 settembre. La stessa Azzolina ha sottolineato la volontà di riaprire le scuole «ma anche di evitare che richiudano. Stiamo facendo i salti mortali e lavoriamo da settimane per questo obiettivo».
Simone Fausti