Emergenza docenti in malattia, “necessari oltre 200.000 precari”
Nonostante le nuove assunzioni d’emergenza, più di 175 mila cattedre scoperte
I problemi che stanno emergendo per la ripresa dell’anno scolastico (e non è scontato che la riapertura possa permanere a lungo) sembrano non avere fine. Non solo ci soltanto le difficoltà legate al contenimento dei contagi e degli assembramenti all’interno delle scuole, alla consegna dei banchi mono-posto, all’obbligo delle mascherine nelle aule, ma anche quelle relative al personale docente e scolastico in genere.
Pare che alcuni insegnanti, ritenendosi “lavoratori fragili”, vogliano dichiararsi in malattia pur di ritornare a scuola e di rischiare il contagio da covid. Nella definizione rientrano gli immunodepressi e i pazienti oncologici, a cui possono aggiungersi anche coloro che hanno più di 55 anni, se il medico Inail decide che è necessaria “la sorveglianza sanitaria eccezionale” prevista dalle regole generali di tutela dei lavoratori e da quelle emanate recentemente per l’emergenza Covid.
Purtroppo sono in molti che richiedono l’esonero dal servizio pur non rientrando in queste condizioni, provocando discredito alla maggioranza laboriosa dei docenti.
La segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi prende le difese: “La scuola si sta adoperando per rientrare in servizio, le problematiche storiche del personale scolastico e della elevata età anagrafica erano conosciute da tutti e da tempo”.
Nel frattempo il Governo ha autorizzato il ministero dell’Istruzione ad assumere 85.000 docenti a tempo indeterminato. Ma le operazioni per l’assegnazione delle cattedre sono già state concluse e buona parte di esse risulta comunque scoperta (circa 175.00 mila).
Il risultato è che molti posti saranno occupati da ulteriori precari che si aggiungono a quelli dello scorso anno. Se tutti i docenti rientranti nella definizione “lavoratori fragili” venissero a mancare ci sarebbe una carenza drammatica di personale educativo, proprio ora che dovrebbe essere rafforzato.
Secondo un’indagine della Flc Cgil, i supplenti necessari saranno oltre 200mila.
Andrea Curcio