Unilever: 1 miliardo di dollari e addio al petrolio
Unilever ha annunciato un progetto che comporta un investimento di un miliardo di dollari per rendere completamente green il proprio business.
“Clean Future” è il nome del piano green che Unilever ha annunciato in questi giorni e che porterà l’azienda a stanziare un miliardo di dollari nel prossimo decennio per eliminare dai suoi detersivi componenti derivati del petrolio e del gas. Al posto di queste sostanze verranno utilizzati additivi vegetali che dovrebbero contribuire a ridurre di un quinto l’anidride carbonica nel ciclo di vita dei prodotti per la casa.
«Clean Future è la nostra visione per rivoluzionare da cima a fondo il nostro business» ha affermato Peter ter Kulve, presidente della divisione Home Care dell’azienda. «L’industria nel suo complesso deve smettere di essere dipendente dai combustibili fossili, compreso il modo con cui ci riforniamo di materie prime».
Dallo scoppio della pandemia di covid-19 Unilever ha riscontrato un forte aumento della domanda di prodotti per l’igiene e la pulizia, motivo per cui per l’azienda è diventato ancor più prioritario garantire l’impronta green del proprio business.
Un progetto in linea che la filosofia pro-ambiente che da tempo la multinazionale olandese-britannica ha sposato. Unilever infatti ha fatto sapere che tra gli obiettivi dei prossimi anni ci sarà il raggiungimento di zero emissioni per tutti i loro prodotti entro il 2039, dall’approvvigionamento dei materiali usati fino al punto vendita.
Uno degli obiettivi a breve termine è quello di avere una catena di approvvigionamento libera dalla deforestazione entro il 2023 che accompagnerà l’introduzione di un nuovo “Codice per l’agricoltura rigenerativa” per tutti i fornitori dell’azienda.
Una decisione che ha fatto notizia viste le dimensioni di Unilever, famosa in tutto il mondo per la sua linea di prodotti per la casa e l’igiene personale oltre al settore del food and beverage. L’azienda conta 165mila dipendenti in 190 paesi, circa 400 marchi e un fatturato che nel 2019 era pari a 51,98 miliardi di euro.
Simone Fausti