I3A le implicazioni per Torino
Torino sarà la sede dell’I3A. Lo ha annunciato il Governo in una nota in cui assegna insieme il Tribunale dei Brevetti a Milano. Il buon lavoro fatto dalla città sull’innovazione negli ultimi anni ha quindi dato i suoi frutti, e le ricadute economiche in questo senso saranno molto importanti: si stimano circa 200 milioni l’anno.
L’istituto funzionerà come un vero e proprio network, con l’obiettivo di coordinare le diverse attività di ricerca coinvolte, diventando di fatto un punto di riferimento per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in connessione con i principali trend a livello tech: 5G, Industria 4.0 e Cybersecurity.
Il budget annuale dell’Istituto sarà di 80 milioni di euro e ci lavoreranno circa mille persone, di cui 600 ricercatori da diversi settori: manifattura, robotica, IoT, sanità, mobilità, agrifood, energia, pubblica amministrazione, cultura, digital humanities, aerospazio.
Ha commentato così la sindaca Appendino: “Questa è una decisione che premia il percorso della Città e del suo ecosistema. È un percorso che consolida eccellenza già esistenti in tema di ricerca, facendo leva su settori economici e produttivi storicamente strategici per la città”, creando insieme anche le condizioni per attrarre nuove startup e nuovi investimenti in questa direzione di sviluppo industriale con un respiro non solo nazionale, ma internazionale.
Aldo Drappero