Il rendering del progetto presentato al Municipio 5. Con i suoi 145 metri d’altezza entra nella top ten dei grattacieli più alti della città.
Milano arricchirà il suo skyline con la nuova “Torre Faro” di piazza Trento, che con i suoi 145 metri di altezza entrerà a buon diritto nella top ten dei grattacieli del capoluogo. Il progetto del nuovo quartier generale di A2A è stato presentato nei giorni scorsi durante la seduta della commissione urbanistica del Municipio 5, nell’ambito del più ampio piano di riqualificazione dell’area dell’ex scalo Romana, a pochi passi dalla Fondazione Prada.
Progettata da Citterio – Viel, la nuova torre sarà naturalmente avveniristica ed ecosostenibile, con una base ovoidale e le pareti in vetro per una superficie totale di 37mila metri quadrati. A partire dalla base, che sarà circondata da acqua ad eccezione dell’ingresso, i primi 12 piani dell’edificio saranno interamente dedicati agli uffici, poi – a circa 60 metri d’altezza – troverà spazio lo “sky garden” dal quale sarà possibile ammirare il panorama immersi nel verde, poi di nuovo uffici fino a raggiungere l’ultimo piano dedicato al “belvedere”, aperto anche al pubblico. Sui tempi di realizzazione ancora tutto tace, ma con ogni probabilità si andrà oltre la data di conclusione lavori inizialmente ipotizzata lo scorso anno da A2A – ovvero 2022 – in occasione di una preliminare presentazione del progetto.
Una volta realizzata, la “Torre Faro” sarà pronta ad ospitare il quartier generale di A2A con tutti i suoi 1500 dipendenti, attualmente divisi tra la sede di Porta Vittoria ed altri sei edifici dislocati in città. Presto questi immobili di proprietà dell’azienda saranno venduti per ottenere i fondi necessari alla costruzione del nuovo edificio, il cui ammontare non è stato reso noto.
Quello che è certo è che il progetto di riqualificazione, all’interno del quale si colloca la realizzazione della “Torre Faro”, andrà a trasformare completamente l’assetto urbanistico dell’area che si estende da piazza Trento fino all’ex scalo Romana dove – tra le altre cose – verrà ospitato il villaggio olimpico in vista dei prossimi Giochi Invernali del 2026, candidandosi così a diventare uno dei quartieri più ambiti della città.
Micol Mulè