Patto di stabilità sospeso anche nel 2021. Gentiloni invita l’Italia ad elaborare strategie e programmi per superare la crisi
La Commissione europea ha inviato una lettera al Governo italiano, firmata dal vicepresidente Dombrovskis e dal commissario all’economia Gentiloni, nella quale si raccomanda che l’esecutivo “dovrà tenere conto dell’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel quadro della facility per la ripresa e la resilienza”.
In particolare si invita il Governo italiano a fornire informazioni chiare sulle entrate e sulle spese incluse nei piani di bilancio. Ciò significa che entro Ottobre il Governo dovrà decidere le grandi linee di spesa sotto gli obiettivi tracciati nell’ambito del Recovery Fund.
Si presuppone peraltro che il Governo abbia già un quadro generale delle scelte di investimento e delle riforme con le relative spese.
Nella lettera viene confermato che la sospensione delle regole di bilancio si estenderà per tutto il 2021 e che quando le condizioni economiche potranno permetterlo, arriverà il momento di attuare politiche di bilancio improntate a raggiungere “posizioni fiscali prudenti nel medio termine”.
L’efficacia delle misure di sostegno all’economia sarà monitorata costantemente.
Si raccomanda anche di rendere sempre conoscibile alla Commissione il proprio orientamento di politica di bilancio. A tal proposito si rimanda al momento in cui la Commissione potrà monitorare l’evoluzione del deficit e del debito e potrà esaminare le varie proposte provenienti dagli stati dell’Eurozona.
Un’attenzione particolare verrà dedicata “alla qualità delle misure di bilancio per mitigare l’impatto della crisi, sostenendo ripresa e resilienza alla luce della sostenibilità del bilancio”. Inoltre si valuterà in dettaglio il possibile impatto delle garanzie fornite dai governi.
Il commissario all’Economia Gentiloni ammonisce l’Italia che solo i soldi non basteranno a superare la crisi, ma che piuttosto occorreranno strategie e programmi, in modo da utilizzare ottimamente le risorse destinate dalla Ue.
Andrea Curcio
