Dal 22 ottobre a metà novembre verranno assunti 32 mila insegnanti (precari con tre anni di servizio), dopo l’insuccesso delle 66 mila assunzioni a tempo indeterminato per l’assenza di candidati adatti
La mancanza di personale docente in parecchie scuole non può far slittare i concorsi riservati ai professori precari con tre anni di servizio: verranno assunti in via straordinaria 32.000 insegnanti.
Si comincerà dal 22 ottobre e il tutto finirà non prima della metà di novembre.
In seguito ci saranno altre assunzioni che riguardano altre 46 mila cattedre complessive. L’obiettivo prefissato dal Ministero dell’Istruzione è quello di riuscire a chiudere la prova preselettiva entro fine 2020, in modo tale da collocare quanti più professori possibili negli istituti già all’inizio dell’anno.
Alcune settimane fa oltre 66 mila assunzioni a tempo indeterminato sono andate deserte per l’assenza di candidati adatti.
A breve dovrebbero essere pubblicate in Gazzetta Ufficiale le date del concorso straordinario. La Ministra dell’Istruzione Azzolina avrebbe voluto far svolgere il concorso durante l’estate, ma ha ceduto dinnanzi alle pressioni dei sindacati e di una parte della maggioranza (PD-LeU), che speravano di avere in autunno un clima epidemiologico più favorevole. Invece dai 200 casi giornalieri dell’estate siamo passati a quasi 2000. Ciò implica un supplemento di attenzione nell’organizzazione della selezione e la sottoscrizione di un protocollo di sicurezza, così come è stato fatto per gli esami di maturità.
Per scaglionare i circa 64 mila candidati all’insegnamento, oltre alle sale informatiche delle scuole, alcuni atenei hanno messo a disposizione i loro spazi.
All’ingresso dei locali verrà presa la temperatura con i termo scanner. Chi nelle date stabilite si trovi in quarantena o abbia sintomi influenzali, perderà il concorso e non potrà accedere ad una prova suppletiva.
La prova consiste in cinque domande a risposta aperta (non più a crocette) e si svolge a computer in un tempo massimo di due ore e mezza. Supera il test chi avrà un punteggio di almeno 7/10. In base ai risultati, verranno formate le graduatorie regionali di merito, che saranno la guida per l’assegnazione delle 32 mila cattedre alle secondarie di primo e secondo grado.
Le assunzioni andrebbero spalmate per tre anni, anche per rispettare la previsione legislativa in base alla quale devono essere assunti il 50% in base ai concorsi e l’altra metà in base alle graduatorie ad esaurimento. Tuttavia l’esperienza delle settimane scorse, con oltre 66mila immissioni in ruolo che non sono andate a buon fine per l’assenza di candidati tra i vincitori dei vecchi concorsi e tra gli iscritti alla Gae, avrà come effetto che quasi tutti i vincitori saranno assunti già a settembre 2021, con una retrodatazione giuridica a settembre 2020.
Andrea Curcio