Ad Arconate, nel milanese, il comune noleggia due tensostrutture per ospitare gli alunni in attesa dei nuovi banchi. Docenti “volontari” per garantire il tempo pieno alla primaria.
Chi ha tempo non perda tempo. Ha seguito questo motto il comune di Arconate, che dallo scorso aprile sta lavorando alacremente per garantire il rientro in sicurezza nelle scuole cittadine. Disorganizzazione e caos a livello centrale sono stati in parte superati dalla volontà della Giunta arconatese di assicurare lo svolgimento delle lezioni in presenza agli studenti, dopo il lungo periodo di assenza dalle aule scolastiche.
Già alcuni mesi fa l’amministrazione comunale aveva effettuato un primo sopralluogo nelle aule degli istituti del territorio per verificare gli spazi a disposizione, rilevando forti criticità soprattutto nella scuola primaria, dove 10 classi su 15 erano risultate non adeguate ad accogliere gli studenti secondo le norme anti-Covid. Per ovviare al problema, il Comune ha provveduto ad acquistare oltre 200 nuovi banchi (non a rotelle, ndr) in sostituzione dei precedenti, troppo ingombranti per garantire il rispetto del distanziamento. Un costo di 28mila euro coperto dal finanziamento ministeriale, grazie al quale è stato possibile acquistare anche nuove sedie e realizzare un vialetto d’ingresso secondario per consentire l’accesso alla scuola primaria ed evitare assembramenti, senza dover ricorrere ad orari scaglionati.
I nuovi banchi sono arrivati ieri, con un lieve ritardo rispetto alla data preventivata, ma questo non ha influito sulla possibilità di iniziare regolarmente l’anno scolastico in presenza perché, nel frattempo, il Comune ha noleggiato due tensostrutture da installare all’interno del plesso allo scopo di evitare la frammentazione della comunità scolastica in spazi esterni all’istituto, agevolando così corpo docente, famiglie e studenti. Da oggi una di queste verrà smantellata perché, con l’arrivo e il posizionamento dei nuovi banchi, gli studenti potranno riappropriarsi finalmente delle loro aule tradizionali, mentre l’altra verrà adibita a palestra per il regolare svolgimento delle ore di scienze motorie.
Ai 10mila euro di affitto della tensostruttura, il Comune di Arconate deve però aggiungere anche la spesa di 25mila euro extra budget, somma necessaria per garantire il servizio mensa all’interno della scuola nel rispetto delle norme anti-Covid – tra dilatazione degli orari e turnazione degli studenti – e, dettaglio non indifferente, allo stesso costo del buono mensa dell’anno precedente.
Ma la buona volontà non è bastata. Ora che il lavoro maggiore sembrava essere completato, all’appello mancano i docenti. Una mancanza imputabile al solo ministero, ancora una volta troppo lungo sui tempi delle nomine. Dieci sono i professori fantasma alla scuola secondaria di primo grado e altrettanti alla primaria. Troppi per poter coprire il tempo pieno. A farne le spese, come sempre, studenti e famiglie che si troveranno per l’ennesima volta a dover fare i salti mortali per poter trovare un equilibrio che si preannuncia precario ancora per lungo tempo. Anche qui ci prova l’amministrazione comunale a mettere una pezza, quantomeno per la scuola primaria, garantendo il tempo pieno fino alle 16,30. Merito dei docenti, che hanno dato la loro disponibilità a fermarsi oltre il loro orario di servizio per consentire lo svolgimento anche delle attività pomeridiane ai più piccoli e dare una boccata d’ossigeno alle famiglie.
Micol Mulè