Il vaccino di AstraZeneca e dell’università di Oxford è uno dei più avanti nella sperimentazione
L’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha ufficialmente iniziato l’analisi del vaccino anti covid19 prodotto dalla società AstraZeneca in collaborazione con l’università di Oxford.
Questo rappresenta il primo passo dell’iter di approvazione, ma non si può già cantar vittoria, considerato che gran parte dei dati deve essere ancora analizzata dal Comitato per i medicinali per uso umano.
L’Ema però lascia presagire un po’ di ottimismo, visto che il comitato per i medicinali umani ha cominciato ad esaminare il primo set di dati, proveniente dagli studi di laboratorio (quindi non dati clinici), i quali fanno supporre che il vaccino rilasci anticorpi e cellule del sistema immunitario in grado di aggredire il virus.
Ad oggi sono in corso sperimentazioni cliniche su migliaia di persone e i relativi risultati saranno disponibili nei prossimi mesi. A questi seguiranno cicli di revisione successivi che permetteranno di valutare l’effettiva efficacia del vaccino.
Nonostante lo stop dovuto alla manifestazione di alcuni effetti collaterali gravi su dei pazienti, il vaccino di AstraZeneca è uno di quelli più avanti nella sperimentazione.
Nel frattempo in provincia di Frosinone la multinazionale Sanofi ha inaugurato, alla presenza del ministro della Salute Speranza, lo sviluppo di un vaccino in collaborazione con il colosso farmaceutico Gsk.
Andrea Curcio