Il governo sta preparando un nuovo Dpcm che introdurrà nuove restrizioni al fine di contenere l’aumento di contagi da coronavirus.
Era stato ipotizzato diverse volte nel corso dell’estate e alla fine si sta per verificare: con l’autunno stanno risalendo i contagi, il covid19 ha ripreso a diffondersi e dunque sono necessarie ulteriori misure restrittive. Il governo infatti sta lavorando a un nuovo Dpcm che dovrebbe essere firmato martedì. Con tale provvedimento verranno prorogate le attuali misure di contenimento e parallelamente ne verranno introdotte di nuove.
La principale probabilmente sarà l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Una misura che già in qualche modo trova riscontro in un atteggiamento prudenziale che si è sviluppato soprattutto in alcune regioni del nord che a inizio anno hanno sofferto maggiormente. Tuttavia Palazzo Chigi ha deciso che ciò non basta dal momento che va rilevato il fatto che in molti decidono tutt’ora di non indossarla per svariati motivi. Ecco allora che scatterà l’obbligo di andare in giro coprendosi naso e bocca con la mascherina.
Il Comitato tecnico e scientifico sta valutando anche l’introduzione di altre regole quali la chiusura anticipata di locali alle ore 23 come è già in vigore in altri Paesi europei quali Francia e Gran Bretagna, e limitare ad un numero ristretto le feste, i battesimi e i matrimoni, dal momento che gli assembramenti risultano essere ancora oggi una delle principali vie di trasmissione del virus.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, si è rifiutato di valutare la possibilità di aumentare la soglia di mille tifosi allo stadio: “La priorità non è il calcio. Se dobbiamo rischiare facciamolo per le scuole”. L’idea infatti è quella di evitare la chiusura degli istituti scolastici anche in caso di peggioramento della situazione generale. Ciò significa limitare altre parti della vita sociale. Con queste regole si cerca di tamponare la situazione ed evitare l’impennata della curva dei contagi che rischia di portare ad un disastroso secondo lockdown.
Simone Fausti