L’azienda di Busto Arsizio (VA), leader nel settore dell’estrusione di tubi per circuiti oleodinamici e pneumatici per i settori meccanico, automotive e industria alimentare, guarda al futuro. «I segnali di ripresa si stanno facendo già sentire»
Mettendo in fila bobina dopo bobina e rocchetta dopo rocchetta, si arriva a coprire l’intera circonferenza terrestre per ben due volte. A tanto arriva la produzione annuale di Mebra Plastik Italia di Busto Arsizio (VA), azienda leader nell’estrusione di tubi per oleodinamica e pneumatica. Forte del risultato raggiunto nel 2019, chiudendo il bilancio a 19 milioni di euro e con una forza lavoro composta da 108 dipendenti, Mebra ha affrontato la difficile emergenza Covid con la consapevolezza di chi, in quasi 50 anni di storia, non ha mai smesso di crescere. «I primi sei mesi del 2020 ci hanno visto in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, come del resto buona parte del settore industriale. Ma guardando in prospettiva, i segnali che ci arrivano sono positivi: a settembre siamo tornati a pieno regime, registrando un’impennata degli ordinativi. Anche se il trend ci vede ancora al di sotto dei risultati storici, è comunque un buon segnale di ripresa per noi, ma anche per l’intero comparto che dimostra voglia e necessità di reagire», osserva Maurizio Metti, presidente di Mebra Plastik Italia, seconda generazione, assieme alla sorella Patrizia, alla guida dell’azienda di famiglia.
Fondata a Mario Metti, che ancora oggi siede nel consiglio di amministrazione, insieme con la moglie Adriana Brazzelli nel 1972, Mebra nel corso del tempo è stata caratterizzata da tre fattori: una crescita dei volumi lenta ma costante alla quale ha corrisposto un aumento esponenziale dei volumi di produzione, stoccaggio e logistica (dai 500 mq iniziali oggi Mebra si estende su quattro sedi per un totale di 33.500 mq); una propensione innata alla qualità, con la personalizzazione del prodotto e un impulso al comparto di ricerca e sviluppo; non ultimo, i punti fermi: la famiglia e il territorio. La prima è nelle redini amministrative che dal fondatore sono passate ai figli, con la terza generazione che è diventata già protagonista delle scelte aziendali; la seconda è nel legame con Busto Arsizio. Dal garage dove tutto ebbe inizio 48 anni fa, fino all’inaugurazione dell’ultimo capannone da 12.500 mq, l’attività non è mai uscita dai confini bustocchi. Ma la produzione oggi raggiunge 80 Paesi nel mondo.
«Pur appartenendo alla filiera produttiva ritenuta essenziale, nei mesi più acuti dell’emergenza sanitaria abbiamo dovuto rallentare di molto la produzione. Le figure di pianificazione e dell’ambito commerciale sono passate allo smart working; l’attività produttiva vera e propria ha invece avuto, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, una presenza del 25% della forza lavoro nei momenti più bui del lockdown. C’è stato un rallentamento, ma non uno stop. La ripresa è avvenuta anche prima di quanto ci si potesse attendere: a settembre siamo tornati a pieno regime». Merito di una solidità costruita nel tempo, di un’affidabilità coltivata commessa dopo commessa, dei diversi ambiti di operatività e di continui investimenti nell’innovazione e nella tutela dell’ambiente. In Mebra infatti, l’Industry 4.0 è realtà. Prosegue: «Possiamo controllare i flussi di produzione, lo stato dei magazzini e della logistica in ogni momento. Inoltre, siamo un’azienda “zero waste”, nel senso che, grazie ad un impianto per il recupero della plastica, tutti gli scarti di produzione reintegrabili vengono re-immessi nei cicli produttivi nel rispetto dei limiti imposti dalle normative di riferimento e con un occhio attento a qualità e performance del prodotto».
La destinazione dei tubi che escono dagli stabilimenti di Busto Arsizio è variegata. La maggior parte finisce in ambito industriale, ad esempio nella movimentazione dei robot per la produzione di macchinari; una parte è destinata all’automotive quale componente di sistemi di sicurezza per camion; non certo ultima, la filiera alimentare. «Possiamo quindi essere termometro dell’andamento industriale. E, al momento, c’è fiducia e soprattutto voglia di una ripresa economica».
Mebra Plastik Italia Spa nasce dalla passione ingegneristica e dalla creatività di Mario Metti che, con il supporto costante della moglie Adriana Brazzelli, ha dato vita nel 1972 ad una realtà che è oggi leader nel settore dell’estrusione di tubi per oleodinamica e pneumatica. In quasi 50 anni di storia, Mebra Plastik Italia ha mantenuto la gestione familiare, un forte orientamento al cliente e all’innovazione ed elevati standard di qualità. Con un fatturato consolidato di 19 milioni di euro e una produzione interamente concentrata negli stabilimenti di Busto Arsizio (VA), è presente in tutta Italia ed esporta in 80 Paesi nel mondo. www.mebraplastik.com/it/
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