Speranza invita i cittadini a controllare i nostri vicini di casa e fare le segnalazioni
L’ennesimo Dpcm che restringe le nostre libertà in nome della salute collettiva è stato firmato. Resterà in vigore per i prossimi 28 giorni, al termine dei quali verrà valutato dal Governo e dal comitato tecnico scientifico l’evoluzione della curva epidemiologica e se le misure intraprese saranno servite. In base a questo ci potremo aspettare o degli allentamenti o ulteriori restrizioni, se non addirittura un nuovo lockdown.
Nel nuovo Dpcm è presente una raccomandazione che ha fatto molto discutere: si possono avere al massimo 6 ospiti a casa. L’insensata ratio della precauzione è evidente. Sei persone possono essere già troppe per un appartamento di 40 metri quadri, ma perchè non dovrebbe esser lecito invitare 20 persone nella mia villa dotata di uno spazio idoneo a tenere ricevimenti?
L’altro aspetto buffo della raccomandazione riguarda la possibilità di controllare quanta gente entra nelle case private, perché se la Costituzione conta ancora qualcosa, il domicilio sarebbe inviolabile, se non per gravi sospetti da parte dell’autorità giudiziaria di porre o aver posto in essere dei reati.
Ma il Ministro della Salute Speranza, di cultura marxista, in televisione ha invitato i cittadini a fare le segnalazioni qualora ravvisassero irregolarità in case altrui, come avviene negli stati totalitari, in assoluto contrasto con il modello di Stato liberale delineato dalla Costituzione.
Nel frattempo lasciamo che i nostri figli quotidianamente si rechino a scuola con i mezzi pubblici affollati, dove il distanziamento non può essere mantenuto.
Viene confermato l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto, se non in quei luoghi in cui le caratteristiche e le circostanze di fatto siano tali da far escludere l’inosservanza del distanziamento sociale. Dall’obbligo è escluso anche chi pratichi attività sportiva, i bambini sotto i 6 anni e i portatori di patologie incompatibili con l’utilizzo della mascherina.
Le palestre rimangono aperte, almeno quelle in cui vengono adottate le misure di precauzione obbligatorie.
L’utilizzo della mascherina viene fortemente raccomandato anche all’interno delle abitazioni private, tenuto conto che il 75% dei contagi avviene tra i familiari.
Sono vietate le feste private, al chiuso e all’aperto e restano consentite fiere, congressi e le cerimonie civili o religiose come matrimonio. Le feste conseguenti ai matrimoni sono permesse nel limite massimo di 30 persone.
Si sancisce lo stop agli sport amatoriali di contatto, come le partite di calcetto. Fanno eccezione le società professionistiche, agonistiche o di base, le associazioni e le società dilettantistiche riconosciute dal CONI e dal CIP.
Restano aperte le scuole ma vengono fermamente vietate le gite.
Il coprifuoco per bar e ristoranti è fissato alle 24.00 e a partire dalle 21.00 si potrà consumare solo ai tavoli. Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio e con asporto, ma dopo le 21.00 nessuno può stare nelle adiacenze dei locali.
Per quanto riguarda gli stadi, viene consentita la presenza del pubblico in misura massima del 15% rispetto alla capienza totale e comunque mai oltre mille persone all’aperto e duecento al chiuso.
Andrea Curcio