Tra le misure che verranno finanziate con la nuova legge di bilancio è presente anche un sostegno alle famiglie che varia a seconda dell’Isee e della composizione del nucleo familiare.
Il governo ha dato il via libera all’assegno unico universale per le famiglie, un sostengo rivolto anche ad autonomi e incapienti che, secondo le prime simulazioni, dovrebbe permettere alle famiglie di ottenere una cifra che varia da 50 a 250 euro per ciascun figlio a carico under 21. Per finanziare tale misura l’esecutivo pensa di stanziare 3 miliardi nel 2021 e 6 miliardi di euro nel 2022. Si ipotizza come data di partenza il 1° luglio 2021.
La platea dei beneficiari è stimata in circa 12,5 milioni di ragazzi di cui 10 milioni sarebbero minorenni. Tale sostegno sarà formato da una quota generale che si aggira tra i 50 e 100 euro per figlio ma a seconda della situazione economica del nucleo familiare potrebbe aggiungersi una quota variabile che secondo le prime stime potrebbe portare il totale complessivo attorno ai 200-250 euro. Ovviamente l’importo sarà maggiore per coloro che hanno un reddito medio-basso e dovrebbe diminuire al crescere dell’Isee fino a circa 50/60mila euro, cifra dopo la quale non dovrebbe essere possibile accedere all’assegno.
Soddisfatta la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti: “Abbiamo stanziato 3 miliardi per i mesi del 2021 che diventano 6 a regime grazie a una manovra espansiva da 40 miliardi che ha scelto di investire nelle nuove generazioni. In totale, con il riordino delle misure esistenti, la riforma vale circa 20 miliardi. I mesi che ci separano dall’1 luglio serviranno al Senato per approvare la legge delega in via definitiva. E a noi per l’iter dei decreti delegati che stiamo già preparando. Lì ci saranno clausole mirate: nessuna famiglia dovrà perdere soldi”.
Sempre secondo quanto riportato da Bonetti, tale assegno dovrebbe comportare delle maggiorazioni dal terzo figlio e per i figli disabili. Contento anche il presidente del il Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, che tuttavia si augurava che le famiglie potessero ricevere tale assegno già da gennaio e non da luglio 2021: “L’avvio dell’assegno unico e universale, proposta che da tre anni il Forum delle associazioni familiari porta avanti dialogando con tutti i partiti e i leader del mondo politico nazionale, è un’ottima notizia. Saremmo stati più contenti se, anche a causa dello spettro di possibili nuove restrizioni legate alla pandemia, tutto fosse partito già da gennaio 2021. D’altra parte, per noi è importante che finalmente si sia messa mano a una riforma concreta che mette al centro le famiglie”.
Fondamentale che ora tutto proceda senza intoppi e soprattutto senza ridimensionamenti dell’ultimo minuto: “Adesso – prosegue il presidente del Forum Famiglie – le famiglie chiedono al Governo tempi certi di messa a regime, la conferma che ci saranno indubbi vantaggi per un gran numero di famiglie e comunque che nessuno perderà un centesimo rispetto all’esistente e che l’assegno avrà caratteristiche di universalità senza penalizzazioni per il ceto medio. Attendiamo – e non è cosa secondaria – di conoscere i parametri in base ai quali questo contributo verrà erogato”.
Simone Fausti