Le strutture attrezzate per accogliere i Covid-positivi asintomatici o paucisintomatici che non possono stare in quarantena presso la loro residenza. Il ministro Boccia: necessità di spazi in aumento.
Dopo l’esperienza dell’albergo Michelangelo, apripista durante la prima ondata epidemica dei cosiddetti “Covid hotel”, ora è il turno di altre due strutture milanesi che hanno aperto le porte per ospitare le persone risultate positive al virus, impossibilitate per varie ragioni a trascorrere il periodo di isolamento presso la propria residenza.
Domenica è stato l’hotel Astoria di viale Murillo ad accogliere i primi ospiti, dieci uomini e cinque donne che non superano i 30 anni, tutti residenti a Milano e provincia. L’albergo ha messo a disposizione 70 camere, dotate di piccoli comfort per alleggerire la quarantena e rendere l’atmosfera il più possibile familiare per il periodo in cui sarà necessario soggiornare all’interno della struttura, fino alla completa negativizzazione. Sarà invece una ditta esterna a rifornire ciascun ospite dei pasti quotidiani monoporzione.
Per l’albergo, che solo a settembre aveva riaperto dopo il lungo stop dovuto all’emergenza sanitaria, la riconversione a “Covid hotel” rappresenta un’opportunità per riprendere l’attività a regime e per dare il proprio contributo, in un momento di forte crisi, alla città che lo ospita da oltre 40 anni.
Oggi sarà invece il turno della Rsa Adriano, nell’omonimo quartiere milanese, una nuova residenza per anziani, pronta da diversi mesi ma non ancora inaugurata a causa del rapido diffondersi dell’epidemia. Anche qui sono una settantina le camere doppie a disposizione, utilizzate però come singole, oltre a 17 appartamenti disponibili per ospitare piccoli nuclei familiari. L’allestimento della struttura è stato curato dalla cooperativa Proges, la stessa che si era occupata della trasformazione dell’hotel Michelangelo lo scorso marzo.
L’iter sanitario per accedere ai “Covid hotel” segue regole ben precise. È il Centro Unico Dimissioni che si occupa di valutare le segnalazioni che pervengono dai medici di base, pronto soccorso e altri canali sanitari. A seguito dell’approvazione della domanda, viene individuata la struttura più idonea al caso specifico e successivamente inviato il soggetto per trascorrere il periodo di isolamento lontano dalla propria residenza fino alla completa guarigione.
L’hotel Astoria e l’Rsa Adriano affiancheranno così l’hub di Linate, avviato lo scorso marzo e gestito dalla Croce Rossa, per accogliere i pazienti Covid-positivi asintomatici o paucisintomatici durante la quarantena. Nel frattempo si punta a rafforzare la rete di alberghi o strutture simili da trasformare in “Covid hotel”, come ha annunciato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, nel corso del vertice Governo-Regioni di domenica, una necessità sempre più crescente in diverse regioni.
Micol Mulè