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    Milano, “Invisible War”: in un videogame la battaglia al Covid-19

    L’idea è di uno studente 23enne dell’Università Bicocca con l’obiettivo di sensibilizzare alle buone pratiche di contrasto al virus e omaggiare i medici. Parte del ricavato destinato al fondo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

     

    Nel mondo dominato dal virus, il protagonista, chiamato a sconfiggere il nemico invisibile, indossa un camice bianco e si batte con le armi della conoscenza per aiutare la popolazione a sopravvivere. È la realtà che incontra la fantasia nel videogioco intitolato, appunto, “Invisible War- sconfiggi il virus”, nato nei mesi di lockdown dalla mente brillante del 23enne Gianluca Pagliara, studente di Data Science presso l’Università Milano-Bicocca.

     

    Il giovane, già laureato in Informatica all’Università di Bari e grande appassionato di tecnologia e sviluppo di software, ha deciso di impiegare il tempo extra, a disposizione durante i mesi più bui della pandemia, per imparare qualcosa di nuovo e cimentarsi nello sviluppo di videogiochi. Questo, unito al desiderio di offrire il proprio contributo all’emergenza sanitaria, ha portato alla realizzazione del nuovo videogioco, Invisible War.

    L’idea che sta alla base del gioco è quella di porre l’accento su quanto siano importanti le best practice quotidiane per eliminare il virus, nel gioco, ma soprattutto nella vita reale. Ecco allora che il protagonista, un dottore impegnato nella sanificazione delle diverse location, deve disporre di armi e abilità ispirate alle linee guida per contrastare la diffusione del virus. Sapone, alcool, spray igienizzante, mascherina e vaccino diventano le validissime armi per sconfiggere il nemico invisibile e superare i livelli del gioco. Nel gioco, come nella realtà, il lavaggio delle mani o indossare la mascherina sono esempi di abilità per la protezione di se stessi e delle persone più fragili.

    “Intenzionato ad acquisire nuove skills durante il lockdown, ho deciso di dedicarmi allo sviluppo di videogiochi – spiega l’autore – il desiderio di dare un piccolo contributo per l’emergenza Covid-19 mi ha spinto a creare Invisible War, un omaggio a tutto il personale medico impegnato in prima linea nella lotta contro il virus”.

    Il videogame è stato ultimato alla fine dell’estate e l’autore ha voluto curare personalmente la campagna di promozione, affiancandola ad una raccolta fondi per il Covid-19 Solidarity Response Found for WHO (World Health Organization, ndr), cui andrà metà del ricavato.

    Il gioco è scaricabile gratuitamente, ma chi volesse sostenere il progetto può effettuare acquisti in-app o guardare le pubblicità e, in questo modo – oltre ad ottenere dei bonus -contribuire al fondo dell’OMS.

    Micol Mulè

     

     

     

     

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