Lombardia, FNM e Trenord lanciano la prima “Hydrogen Valley” italiana
Entro il 2023 in Valcamonica treni a idrogeno e la realizzazione del primo impianto per la sua produzione. 160 milioni di euro di investimento.
Si chiama H2iseO il progetto con il quale FNM e Trenord puntano a promuovere nel Sebino e in Valcamonica la prima “Hydrogen Valley” italiana. L’obiettivo è la creazione di un viaggio a zero impatto ambientale che si realizzerà attraverso l’acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno e la realizzazione di centrali per la sua produzione, destinata inizialmente ai nuovi convogli ad energia pulita.
160 milioni di euro è l’importo stimato per l’investimento necessario all’acquisto dei 6 elettrotreni alimentati a idrogeno, con l’opzione per la fornitura di altri 8. I primi convogli, prodotti da Alstom, saranno consegnati entro il 2023 e saranno affidati tramite locazione a Trenord, sostituendo così i precedenti convogli diesel in servizio dai primi anni ’90 sulla linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo.
In Europa Alstom ha già dato prova dell’affidabilità dei suoi sistemi di trazione a emissioni 0. In Germania il treno iLint, il primo a idrogeno al mondo, dal settembre 2018 ha percorso 250.000 km in servizio passeggeri su una tratta in Bassa Sassonia. Sviluppati sulla base della piattaforma Alstom Coradia Stream, i nuovi treni ad idrogeno sono in larga misura identici a quelli Donizetti già in uso a Trenord, un elemento che consentirà di ridurre i tempi di consegna e conseguire possibili sinergie in ambito manutentivo.
Un’evoluzione che proietterà Trenord nel cuore del futuro: “Con FNM che nel ruolo di Ro.S.Co. sostiene l’investimento, iniziamo oggi un viaggio green sapendo che molti in Italia e in Europa ci seguiranno – spiega l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri – Quello che sta avvenendo in Lombardia non ha precedenti nella storia della ferrovia: i 176 treni nuovi acquistati da Regione e Ferrovie Nord stanno progressivamente entrando in servizio; ora i treni a idrogeno spingono l’innovazione ancora oltre, fino a questo progetto di decarbonizzazione del trasporto”.
La svolta “green” di Trenord prevede inoltre entro il 2023 l’entrata in servizio dei primi treni elettrici a batteria, in sostituzione dei precedenti diesel, che potranno circolare anche su reti elettrificate. “Ci sentiamo parte di un grande piano di sviluppo, sostenuti da Regione Lombardia e in sintonia con gli indirizzi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dello sviluppo Economico, che si prepara a varare la “National hydrogen strategy preliminary guidance”, conclude Piuri.
All’interno del progetto H2iseO rientra anche la realizzazione degli impianti di produzione dell’idrogeno necessari per attivare il servizio ferroviario. Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato da FNM a Iseo tra il 2021 e il 2023. Sorgerà nell’area del Deposito di Trenord dove attualmente viene effettuato il rifornimento dei treni diesel e l’attività manutentiva.
Il piano di fattibilità, in corso di ultimazione, prevede il ricorso iniziale alla tecnologia Steam Methane Reforming (SMR), da metano/biometano, con cattura e stoccaggio della CO2 prodotta, per la produzione di “idrogeno blu”. Entro il 2025 è inoltre prevista la realizzazione di uno o due ulteriori impianti di produzione e distribuzione di idrogeno da elettrolisi, il cosiddetto “idrogeno verde”, lungo il tracciato della ferrovia, in partnership con operatori energetici di primario standing con cui FNM sta definendo un’intesa.
Sempre entro il 2025 si prevede di estendere la soluzione idrogeno anche al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da FNM Autoservizi (società al 100% di FNM), con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata.
“Il progetto H2iseO è un tassello importante di una strategia più ampia del Gruppo FNM – commenta il suo presidente, Andrea Gibelli – che vuole rendersi protagonista dello sviluppo di una piattaforma integrata di servizi di mobilità, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, che metta a sistema e crei nuove connessioni allo scopo di favorire il benessere dei cittadini e la produttività dei territori. H2iseO è un progetto molto innovativo in grado di creare un alto valore aggiunto in termini ambientali, economici e sociali”.
Micol Mulè