Rimborsi fino a 150 euro con una spesa massima di 1500 euro entro il 31 dicembre suddivisa in dieci pagamenti
Già dai primi giorni in cui dovrebbe essere attivo il Cashback, si sono verificati dei malfunzionamenti in corso di registrazione da parte degli utenti.
Il cashback è un sistema con cui i cittadini possono farsi rimborsare dallo Stato il 10% di tutti gli acquisti fatti sino al 31 dicembre di quest’anno, purché effettuati con carte bancomat o di credito in qualunque negozio (ma non online) e fino a un massimo di 150 euro. Quindi per ottenere il rimborso massimo ogni cittadino dovrà fare acquisti per almeno 1500 euro.
Per poter beneficiare di tali rimborsi, ogni cittadino deve accedere all’app Io, munito dello SPID elettronico richiedibile alle Poste, inserendo le proprie generalità, la carta di pagamento con la quale si intendono fare gli acquisti e l’Iban per il rimborso.
Come accaduto svariate volte per i rimborsi richiesti in via digitale, ad esempio con il click day, anche per questa iniziativa si stanno riscontrando dei problemi. Numerosi utenti lamentano di non riuscire ad inserire la propria carta di pagamento e che il sistema vada in errore dopo alcuni passaggi.
L’infrastruttura telematica è gestita da PagoPa, la quale si scusa per i disservizi e garantisce di essere al lavoro per risolvere tutti i problemi.
L’iniziativa ha riscosso comunque un gran successo: in pochi giorni si sono registrati già più di un milione di utenti.
Il Presidente del Consiglio commenta con soddisfazione, dicendo di prendere atto che è stata superata la presunta malfidenza degli italiani di inserire i propri dati personali, aspetto che qualcuno ha sollevato in merito alla registrazione sull’App Immuni.
Il rimborso sul 10% degli acquisti avverrà a partire dal mese di Febbraio sul proprio conto corrente. Per poterlo richiedere occorre aver effettuato almeno 10 pagamenti fino al 31 dicembre (in pratica uno ogni due giorni). Si badi bene però, che per ciascuna operazione il massimo rimborsabile è di 15 euro, anche per una spesa superiore a 150 euro.
Dopo la fase natalizia, il cashback dovrebbe essere impiegato a regime, su base semestrale fino a Giugno del 2022.
L’iniziativa è volta ad incentivare l’uso delle carte di pagamento come alternativa al denaro contante, poiché il Governo ritiene, che questo sia uno strumento utile ai fini della lotta all’evasione fiscale.
L’operazione del cashback è finanziata con 4,7 miliardi. L’esecutivo punta a recuperarli sotto forma di maggiori imposte.
Andrea Curcio