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    Formazienda, Spada: «Pmi vogliono innovare. Più formazione per superare la crisi»

    Formazienda è stato il primo fondo interprofessionale a costruire un bando di finanziamento per la formazione delle risorse umane aperto alla possibilità di integrare le risorse del Fondo Nuove Competenze (FNC) elaborato dal governo contro la pandemia. Si tratta dell’Avviso 5, l’ultimo del 2020, che ha iniettato 10 milioni di euro nel mondo produttivo e che ha già visto concludersi l’iter di candidatura e di approvazione dei progetti formativi che sono stati candidati.

     

    «Non nascondiamo che la celerità e la flessibilità dell’Avviso 5 – dichiara il direttore Rossella Spada – nel rispondere alla sollecitazione del governo nazionale in merito al FNC sono in linea con il nostro modo usuale di procedere. Formazienda nasce nel 2008. Siamo cresciuti fino ad ottenere l’adesione di 110mila imprese contando esclusivamente sulla nostra capacità di dare un supporto reale alle aziende. Le candidature dell’Avviso 5 sono state presentate con una forte reattività dal mondo produttivo che è alle prese con una crisi straordinaria. La qualificazione e la riqualificazione delle risorse umane è una priorità ormai per tutte le attività, Pmi e gruppi più strutturati. Il doppio binario che abbiamo garantito con l’Avviso 5, capace di avviare un finanziamento sulla base della legge 388/2000 che copre i costi del progetto formazione ed uno in risposta alla novità del FNC che copre il costo del personale impegnato nelle ore di formazione, è stato molto apprezzato».

     

    Grazie all’ultima azione di finanziamento del 2020 Formazienda ha rispettato il programma iniziale stanziando 30 milioni di euro e costruendo in questo modo le premesse migliori per dare il proprio contributo alla ripartenza dell’economia italiana.

     

    «I nostri avvisi hanno sempre un’identità ben precisa – dichiara il direttore Spada – e nel corso del 2020 abbiamo lavorato in una prospettiva fortemente connessa con la grave crisi indotta dalla pandemia che ha già determinato una contrazione del Pil pari al 10% con tutto ciò che ne consegue sul piano della tenuta dell’occupazione, dei redditi e dei consumi. L’Avviso 5 ha visto una pronta reazione da parte delle Pmi ed i temi prevalenti dei percorsi di formazione hanno fatto emergere l’importanza strategica della digitalizzazione e dell’innovazione».

     

    La preminenza di progetti rivolti al cambiamento digitale è in sintonia con la strategia del recovery fund dove l’asset della competitività è considerato prioritario. «La crisi del Covid – conclude Spada – ha di fatto accelerato un percorso di transizione al digitale che era già in moto ma che ora si sta manifestando in tutta la sua urgenza. I progetti di formazione delle risorse umane che avranno accesso ai fondi dell’Avviso 5 vanno in questa direzione. È il segno che la nostra azione ha avuto la capacità di soddisfare il fabbisogno formativo delle aziende. È la nostra missione».

     

     

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