Nuovo Dpcm: cosa cambia da oggi fino al prossimo 5 marzo
Stretta sull’asporto, consentito fino alle 18, per bar e attività che vendono bevande ed alcolici. Impianti sciistici fermi fino al 15 febbraio. Scuole superiori in presenza tra il 50 e il 75% ma non in Lombardia, Sicilia e provincia autonoma di Bolzano, che entrano in zona rossa da domenica 17.
Entra in vigore oggi fino al prossimo 5 marzo il nuovo Dpcm con le misure necessarie a contenere l’emergenza sanitaria che ancora non dà cenni di sostanziale miglioramento. Il provvedimento, inserito nel quadro del decreto legge del 14 gennaio che ha introdotto la zona bianca e il divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio, di fatto conferma la stretta imposta dal Governo, con il ministro Speranza che ha esortato a non sottovalutare la situazione e a “lavorare insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata”.
Ribaditi il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino seguente e la divisione in zone, con l’aggiunta della zona bianca per quelle regioni che presentano uno scenario di tipo 1 e livello di rischio basso dove l’incidenza settimanale dei contagi rimane per tre settimane consecutive al di sotto di 50 casi ogni 100mila abitanti, il nuovo dpcm introduce alcune novità rispetto al precedente.
Anzitutto la stretta sull’asporto per bar ed esercizi commerciali che vendono al dettaglio bevande e alcolici, per i quali scatta il divieto di asporto a partire dalle ore 18. Una misura che ha l’obiettivo di evitare gli assembramenti all’esterno dei locali soprattutto in orario da aperitivo, a proposito della quale le Regioni avevano chiesto si potesse limitare il divieto alla sola vendita delle bevande e non all’asporto generalizzato per scongiurare un ulteriore elemento di penalizzazione per le attività.
Per quanto riguarda gli spostamenti tra regioni, indipendentemente dal colore delle stesse, il divieto resta valido fino al prossimo 15 febbraio anziché fino al 5 marzo. In vigore fino a quest’ultima data la possibilità di spostarsi per una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre che per i minori di 14 anni conviventi) per andare in visita a parenti o amici nella medesima regione – se gialla – o nello stesso comune in caso di zona arancione o rossa. Fino al 5 marzo via libera anche agli spostamenti nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione fino ai 5mila abitanti purché nel raggio di 30 km e non verso i capoluoghi di provincia.
Palestre e piscine continueranno a rimanere chiuse fino al 5 di marzo, mentre gli impianti sciistici avranno lo stop fino al 15 febbraio dopodiché potranno riaprire “solo subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti”.
Anche cinema e teatri rimangono chiusi, per i musei è invece consentita l’apertura solo nelle Regioni collocate in zona gialla ed esclusivamente nei giorni feriali.
Infine il capitolo scuola. Nel nuovo Dpcm è previsto il ritorno in classe per gli studenti delle scuole superiori a partire da lunedì 18 gennaio. La presenza oscilla da un minimo del 50% fino ad un massimo del 75% della popolazione scolastica, mentre per la restante parte si farà ricorso alla dad. In Lombardia, però, confermata come temuto in zona rossa insieme a Sicilia e provincia autonoma di Bolzano a partire da domenica 17 gennaio, niente rientro in classe per gli studenti degli istituti superiori che rimarranno ancora in didattica a distanza.
Micol Mulè