Tutti i ministri del Governo Draghi
Tre ministeri a testa per Pd, Lega e Forza Italia. Quattro per il M5S. Uno per Leu e uno per Italia Viva.
Il nuovo Consiglio dei Ministri, presieduto dall’ex governatore della Banca Centrale Europea che salvo l’Euro nel 2012, è composto da 8 donne e 15 uomini. A prevalere nel nuovo governo è soprattutto il nord d’Italia, con 9 ministri lombardi.
Una novità sarebbe quella del “Super Ministero della Transizione Ecologica”, che dovrebbe guidare l’Italia verso la “svolta green” di cui tanto si parla. Tale ministero prende il posto di quello dell’Ambiente e sarà guidato dal fisico Roberto Cingolani, manager di Leonardo.
Il Governo è sostenuto da quasi tutte le forze politiche presenti in Parlamento, tranne da Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni, la quale ha promesso però una opposizione “patriottica”, nel senso che andrà a supportare i provvedimenti ritenuti utili per il Paese.
Rispetto al Governo Conte 2, sono stati confermati alcuni dei ministeri più importanti. Il Ministro della Salute rimane Roberto Speranza, del partito “Liberi e Uguali”. Non tutti sono rimasti soddisfatti di questa riconferma. Specialmente dal centro-destra ma non solo, Speranza è stato spesso attaccato di condurre negativamente il contrasto al Covid. A questo si aggiunge che il Ministero chiave nella lotta alla pandemia viene assegnato ad un esponente del partito in assoluto meno rappresentativo dell’intero arco parlamentare.
Confermato anche Luigi Di Maio come Ministro degli Esteri. È chiaro però che nelle relazioni internazionali la sua influenza venga esautorata, a favore dello stesso premier Mario Draghi, dotato di un enorme prestigio internazionale
Al Tesoro arriva Daniele Franco, direttore generale di Banca d’Italia dal 2020, nonché presidente dell’Ivass. La sua carriera è brillante. Tra i ruoli apicali ricoperti si ricorda quello di Consigliere economico presso la Direzione generale degli Affari economici e finanziari della Commissione europea dal 1994 al 1997. Per sei anni è stato anche Ragioniere generale dello Stato, fino al 2019.
Il ruolo di Guardasigilli viene affidato per la prima volta ad una donna. Parliamo di Marta Cartabia, costituzionalista ed accademica italiana, già Presidente della Corte Costituzionale dall’11 dicembre 2019 al 13 settembre 2020. Sarà lei a prendere il posto di Alfonso Bonafede.
Agli Interni resta Luciana Lamorgese, prefetto in pensione con una lunghissima carriera alle spalle. Spesso attaccata dalla Lega per le sue posizioni aperturiste nei confronti dei migranti, adesso si ritrovano al Governo insieme.
Vittorio Colao, il manager che era stato scelto da Conte per guidare la task force sulla ripartenza nel post pandemia, è stato richiamato da Draghi per guidare il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Altri ministri tecnici sono Cristina Messa, ex rettrice della Bicocca per il Ministero dell’Università, ed Enrico Giovannini (già ministro con Mario Monti) che guiderà il Ministero delle Infrastrutture.
Il nuovo Ministro dell’Istruzione è invece Fabrizio Bianchi, che nel 2020 ha coordinato la task force voluta dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per la gestione della ripartenza scolastica nell’ambito della pandemia di Covid-19.
Oltre a Luigi Di Maio, i 5 stelle ottengono la riconferma per Federico d’Incà, ai rapporti con il Parlamento. Fabiana Dadone lascia la Pubblica Amministrazione per traslocare alle Politiche giovanili. Stefano Patuanelli passa dal Ministero dello Sviluppo all’Agricoltura.
Andrea Orlando, numero 2 del Pd, ex ministro della Giustizia, guiderà il Ministero del Lavoro. Dario Franceschini tornerà a fare il Ministro della Cultura. Alla Difesa è stato confermato Lorenzo Guerini.
Alla Lega vanno tre ministeri. Il Ministero dello Sviluppo Economico va a Giancarlo Giorgetti, gran tessitore delle intese e delle convergenze politiche nel partito. Di orientamento moderato, Giorgetti è stato tra i più favorevoli sull’ingresso nel Governo Draghi.
Turismo e Disabilità andranno rispettivamente a Massimo Garavaglia ed Erika Stefani, già ministra nel Governo giallo-verde.
Renato Brunetta tornerà al suo vecchio ruolo ricoperto durante l’ultimo Governo Berlusconi, quello di Ministro della Pubblica Amministrazione. Carfagna e Gelmini guideranno rispettivamente Rilancio del Sud e Affari Regionali.
Al Ministero delle Pari Opportunità viene riconfermata la renziana Elena Bonetti.
Andrea Curcio