Il Ministro Franceschini chiede oggi la riapertura, dopo un anno di rigore
I teatri sono tra i luoghi che più di tutti hanno risentito delle chiusure imposte per prevenzione, nonostante siano reputati più sicuri dei ristoranti.
Dario Franceschini era uno dei più rigorosi nel Governo Conte. Ma insediatosi l’esecutivo Draghi, il Ministro della Cultura cambia repentinamente posizione. Franceschini oggi si augura una rapida riapertura dei teatri ed ha chiesto anche un incontro urgente con il Comitato Tecnico Scientifico.
La Siae rivela che il settore dei teatri ha perso circa il 70% al botteghino nell’ultimo anno.
I lavoratori dello spettacolo hanno tentato di rivendicare la loro importanza per tutta la durata della pandemia. Un paio di giorni fa si è svolta l’ennesima manifestazione, denominata “Facciamo luce sul teatro!”, organizzata da U.N.I.T.A..
L’iniziativa mirava ad invitare tutte le direzioni dei teatri ad illuminare e a tenere aperti gli edifici dalle 19.30 alle 21.30: un modo simbolico per riaffermare il valore culturale dei teatri nelle città.
A Milano hanno aderito in tantissimi: dalla Triennale al Franco Parenti, dal Piccolo all’Elfo Puccini, passando da MTM, Out Off, Menotti.
“Rifare luce sul teatro è un gesto semplice e simbolico di profonda responsabilità – ha sottolineato Claudio Longhi, direttore del Piccolo –. L’emergenza Covid non è ancora passata, è evidente. E nessuno vuole sottrarsi ai propri doveri in materia di tutela della salute pubblica. Ma il teatro risponde a bisogni primari dell’uomo. Per il bene stesso della nostra comunità, dobbiamo riprendere a discutere di teatro. Individuare prospettive di rilancio e fissare un calendario plausibile di riapertura che consenta di ricominciare a progettare e programmare”.
Andrea Curcio