Al flash mob organizzato dai lavoratori dello spettacolo, si uniscono alcuni comitati studenteschi e sindacati. Richieste di riaperture con misure di sicurezza.
Martedì si è svolto un flash mob in tutta Italia a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. A Milano è stato occupato l’ex Cinema Arti di Via Mascagni, nei pressi di Porta Venezia. Anche alcuni comitati studenteschi si sono uniti alla protesta, esponendo striscioni con la scritta: “Create il vuoto culturale noi lo occupiamo”.
Il mondo della scuola si è dunque unito a quello dello spettacolo. L’intento è chiedere non solo una riapertura dei luoghi di formazione, ma anche riforme complessive in entrambi i settori.
Le principali richieste degli studenti sono: investimenti sulla scuola fino al 5% del Pil, rendere l’università veramente accessibile a tutti, un piano nazionale di edilizia scolastica e la cancellazione del precariato nel personale scolastico.
In seguito all’occupazione dell’ex cinema in via Mascagni, la protesta si è trasferita sotto ai luoghi della Prefettura, dove è stato tenuto un presidio.
Alle proteste hanno aderito anche i sindacati. In prima linea il segretario della CGIL Maurizio Landini, che ha partecipato alla manifestazione svoltasi di fronte al Teatro dell’Opera a Roma, in Piazza Beniamino Gigli.
“Pensiamo che ci sia bisogno di affermare dei livelli minimi essenziali di cultura e di partecipazione su tutto il territorio nazionale affinché biblioteche, teatri, spazi musicali siano davvero un diritto per tutti i cittadini”. Queste le parole del segretario della CGIL.
Il Ministero della Cultura in queste ore sta lavorando per proporre al Comitato Tecnico Scientifico un piano di sicurezza omogeneo e rafforzato per favorire la riapertura di teatri, cinema ed altri luoghi di cultura. Il piano prevede delle indicazioni che provengono dalle stesse associazioni di categoria e sono sostanzialmente le seguenti: presenze contingentate, accuratezza della selezione dei flussi in entrata e uscita, utilizzo delle mascherine Ffp2 per spettacoli al chiuso, distanziamento, sanificazione, biglietti digitali e nominativi.
Andrea Curcio