Le varianti preoccupano medici ed esperti. A Pasqua probabile un regime di restrizioni rafforzato come a Natale. Lunedì il Governo comunicherà le nuove regole.
Il nuovo dpcm andrà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile, coprendo così tutto il periodo delle vacanze pasquali.
Le varianti del coronavirus stanno mettendo in allarme gli esperti, quindi si prospettano misure di contenimento più incisive, simili a quelle che sono state intraprese durante il periodo di Natale.
Due giorni fa, il Ministro della Salute Speranza ha comunicato in Parlamento che non ci sono le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia.
Svanisce così l’idea, che stava prendendo luogo negli ultimi giorni, di poter aprire i ristoranti anche la sera nelle zone gialle e di allentare il blocco agli spostamenti tra le regioni.
Probabilmente saranno deliberate delle misure di allentamento delle restrizioni per i teatri e gli altri luoghi di cultura, ma dovranno passare ancora settimane.
La ministra per gli Affari Regioni Mariastella Gelmini ha dichiarato che le nuove misure saranno comunicate alla nazione lunedì prossimo, anche per dare il tempo ai cittadini di adattarsi, segnando così un punto di discontinuità rispetto al precedente governo.
Nel periodo di Pasqua, tra le ipotesi più acclarate, ci sarebbe quella di consentire un solo spostamento al giorno verso un’altra abitazione, a non più di due adulti dello stesso nucleo familiare. Saranno quindi vietati i pranzi e le grandi rimpatriate in famiglia. I ristoranti dovrebbero rimanere aperti solo a pranzo e l’ingresso sarà probabilmente riservato solo ai componenti dello stesso nucleo familiare.
Non ci saranno allentamenti al coprifuoco, che resterà in vigore almeno fino al 6 aprile.
Sarà possibile raggiungere le seconde case ma solo se si trovano in fascia gialla o arancione, tranne in quelle province in zona “arancione rafforzata”.
Andrea Curcio