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    Quali regioni cambieranno colore?

    Quali regioni cambieranno colore?

    Lombardia, Piemonte e Marche passano in zona arancione. La Basilicata diventa rossa. La Sardegna aspira alla zona bianca, ma il Governo non è d’accordo.

    In base al monitoraggio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, si registra un peggioramento dei contagi per quasi tutte le regioni italiane.

    Tre regioni gialle diventano arancioni dal prossimo lunedì. Si tratta della Lombardia, del Piemonte e delle Marche. La Basilicata finisce in zona rossa, avendo un indice Rt superiore ad 1,5.

    Per il Piemonte, il Presidente Cirio aveva annunciato come certo il passaggio in zona arancione.

    In Lombardia i contagi hanno sforato quota 4mila. Nella provincia di Brescia e in alcuni comuni tra Bergamo e Cremona è già stata istituita la zona arancione rafforzata.

    La Campania rimane in zona arancione, ma il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato la chiusura di tutte le scuole da lunedì, per una presenza crescente della variante inglese tra la popolazione giovanile.

    In Emilia Romagna la situazione non è confortante, con molti comuni per cui è stato deciso un arancione rafforzato.

    Nonostante i dati in lieve peggioramento, dovrebbe salvarsi invece la Puglia, il cui assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco ha escluso il passaggio all’arancione.

    Anche il Lazio, con un Rt al di sotto di 1, dovrebbe restare di colore giallo.

    La Liguria passa al giallo, come già auspicato dal governatore Giovanni Toti.

    La Sardegna invece, è l’unica regione che spera nella zona bianca. Senza riceverla, peraltro.

    A preoccupare molto gli esperti è l’impatto della variante inglese, ormai diffusa in tutta la penisola. All’aumento dei contagi corrisponde una crescente occupazione dei posti letto negli ospedali. Allarma il dato sulle terapie intensive, al di sopra della soglia critica di allerta (30%) in sei regioni: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Umbria.

    Il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia ha affermato: “Dobbiamo fare uno sforzo molto grande per contenere le varianti e siamo preoccupati per quelle brasiliana e sudafricana”.

    Andrea Curcio

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