Assembramenti, rave party e una rissa a colpi di bottiglia. Esasperati i residenti. Il sindaco Sala: “200 unità delle forze dell’ordine in campo. Piaccia o no, di più non si poteva metterne”.
Folla e follia. È una movida impazzita quella che è andata in scena sabato sera in Darsena, a Milano, sotto le finestre e gli occhi allibiti dei residenti della zona. In centinaia i giovani che si sono assembrati, molti con le mascherine abbassate, dando vita a quanto di più simile ad un rave party, con schiamazzi, musica pompata a tutto volume e balli di gruppo, in un vortice di eccessi nel quale è saltata ogni regola.
A completare la serata da “sballo”, anche l’immancabile rissa tra un gruppo di giovani che, forse per qualche bicchiere e parola di troppo, hanno pensato bene di lanciarsi bottiglie di vetro addosso. Se nessuno ha avuto particolari conseguenze è merito dell’intervento dei carabinieri, giunti sul posto per sedare la rissa e riportare un po’ d’ordine in quello che è stato l’ultimo sabato in zona gialla per la Lombardia.
I fatti hanno reso evidente come sia servito a ben poco l’appello al senso civico del sindaco Sala, che nella mattinata di sabato, si era rivolto ai cittadini invitandoli al rispetto delle norme anti contagio, onde evitare che si ripetessero le scene già viste la scorsa domenica fuori da San Siro in occasione del derby della Madonnina. E dire che nel messaggio Facebook, Sala aveva proprio citato a titolo esemplificativo i Navigli che ormai “sono diventati il set ideale per catturare un’immagine di gente assembrata”, promettendo per il week end un rafforzamento dei controlli concordato con il Prefetto Saccone. Un evento annunciato.
Parole, quelle del sindaco, che non sono sfuggite ai cittadini che hanno reagito con commenti infuocati alle immagini che via social sono diventate presto virali. “Dove sono i controlli?”, è il leitmotiv che accompagna l’esasperazione dei milanesi, in particolare dei residenti nella zona dei Navigli, che si sono trovati da soli ad affrontare la folla, dalle proprie finestre e balconi, a suon di fischi e appelli a tornarsene a casa come previsto dalle regole anti-Covid.
Eppure il sindaco Sala ha confermato che le forze dell’ordine messe in campo sabato sera, tra quelle coordinate dalla Questura e quelle del Comune, erano circa 200 unità. “Piaccia o no, di più non si poteva metterne. Questa è la realtà – scrive su Facebook all’indomani della “notte brava” dei Navigli –. La città è grande e va gestita nella sua interezza. Ma secondo voi, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte?”, sottolinea riferendosi alle altre zone “calde” della movida milanese.
E sulle polemiche che si sono scatenate sui social, il sindaco taglia corto: “Se vi viene meglio scrivere a lettere cubitali “DOVE ERANO POLIZIOTTI E VIGILI?”, cosa volete che vi dica? – conclude – Solo che continuerò a lavorare, a metterci la faccia. Con pazienza, dedizione e misura, come il mio ruolo richiede”.
Micol Mulè