Si sviluppa a Buccinasco il know-how di Ados, azienda leader nei sistemi di misurazione e pesatura elettronica con tecnologia estensimetrica a celle di carico, che ha conquistato anche il mercato cinese.
C’è la firma del made in Italy anche in una centrale nucleare cinese, segno dell’eccellenza del know-how italiano capace di agguantare importanti fette di mercato internazionale. È quella di Ados, un’azienda di medie dimensioni di Buccinasco, leader nei sistemi di misurazione e pesatura elettronica con tecnologia estensimetrica a celle di carico.
La precisione è il metodo e l’obiettivo che da cinquant’anni caratterizza l’azienda milanese, frutto di competenze e di una continua ricerca nel campo delle nuove tecnologie che ha permesso di sviluppare soluzioni su misura per le specifiche esigenze di clienti appartenenti a svariati settori, che spaziano dall’alimentare, all’acciaieria, dalla cantieristica edile, navale e portuale, fino al petrolchimico e, ancora, dal farmaceutico al nucleare.
Ed è proprio l’expertise in quest’ultimo settore a conquistare anche il mercato cinese, che ha richiesto un sistema Ados da utilizzare all’interno di una centrale nucleare. Si tratta di un meccanismo in grado di resistere alle aggressioni delle radiazioni gamma, che consentirà di pesare le scorie che escono dalla centrale per poi trasmettere i dati rilevati attraverso un sistema ad elevato standard tecnologico.
Una tecnica ad altissima precisione consolidata nel tempo grazie allo studio dei materiali e dei loro comportamenti, affiancato ad un investimento e ricerca costanti nelle tecnologie più all’avanguardia. Tecnologie che hanno consentito di sviluppare progetti importanti, come quello che ha visto la luce nel 2011 per una multinazionale del settore offshore, ovvero un perno estensimetrico di 3 metri di lunghezza progettato e costruito per operare su una nave posatubi. Un pezzo unico al mondo che ha richiesto un lavoro definito dalla stessa azienda “monumentale”, completamente tailor made sulle esigenze specifiche del cliente.
Questo è uno dei numerosi esempi dell’esperienza e della capacità innovativa che sono la cifra dell’azienda alle porte di Milano, capace di sviluppare anche sistemi che riescono ad operare in atmosfere potenzialmente esplosive – riconosciuto dalla Certificazione Atex – o resistenti alle sollecitazioni di venti e terremoti. Non da ultimo lo sviluppo di sensori per captare potenziali elementi di rischio nelle infrastrutture quali ponti o viadotti.
Con un fatturato ripartito per il 70% all’interno del mercato italiano e per il restante 30% sui mercati esteri, tra cui spicca la Cina, seguita da Europa, Sud Africa, India e Singapore, tra gli obiettivi di Ados per il prossimo futuro rientra anche la scoperta del potenziale di altre aree dove poter ampliare la propria visibilità.
Micol Mulè