Superbonus 110%: 34mila domande in 6 mesi
Un’indagine di Cesef rileva le preferenze degli italiani sulle scelte relative al Superbonus 110%
Gli italiani hanno tempo fino al 15 aprile per comunicare all’Agenzia delle Entrate se hanno intenzione di usufruire delle detrazioni previste per i lavori nei condomini e nelle case, potendo scegliere tra sconto in fattura e cessione del credito. In origine la scadenza per l’invio della modulistica era fissata per il 16 marzo, poi prorogato al 31 marzo e ora a metà aprile. I destinatari di tale proroga sono quei contribuenti che, tra il 2020 e il 2021, hanno sostenuto spese per la realizzazione di interventi che rientrano nel Superbonus 110%, il bonus casa e altri bonus edilizi.
Per quanto riguarda il Superbonus 110% , questo provvedimento è piaciuto agli italiani e alle imprese, anche se alcuni aspetti sono migliorabili. Lo certifica un’indagine del Cesef, il Centro studi sull’economia e il management dell’efficienza energetica che fa riferimento ad Agici Finanza d’Impresa. Tale ricerca, come riporta il Sole24Ore, ha visto la partecipazione di alcuni general contractor con un fatturato aggregato annuo per l’efficienza energetica di circa 9 miliardi di euro. A tali soggetti è stato chiesto di valutare la qualità del Superbonus così come è stato pensato dal governo, sulla base di 34mila richieste raccolte dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
L’analisi delle richieste evidenzia come, in termini di preferenza di interventi, circa il 60% riguarda la prima fase di contatto con l’impresa, mentre il 28% riguarda interventi di efficienza energetica e solo l’1% è rivolto a misure antisismiche. Tra le esigenze degli italiani al primo posto c’è l’isolamento termico degli involucri edilizi (73%), mentre tra gli interventi trainati la maggioranza delle richieste riguarda l’efficientamento energetico di elementi non strutturali come la sostituzione degli infissi. Il 59% delle domande arriva dai condomini e il 28% dalle persone fisiche con riferimento principale alle prime case (83%) che presentano un profilo energetico inefficiente e con una prevalenza geografica del Nord Italia rispetto al Centro e al Sud.
Il Cesef ha inoltre rilevato come 7,3% delle 34mila richieste ha superato la fase di primo contatto, il 69% di queste è stato deliberato dall’assemblea, il 15% contrattualizzato, l’11% cantierato e il 4% concluso. Si stima che ciò ha generato un livello di investimenti di circa 766 milioni di euro tra le aziende per far fronte alle richieste. Sul versante del beneficio fiscale, invece, il 73,4% ha preferito lo sconto in fattura contro il 26,5% che ha optato per la cessione del credito ad altri soggetti. Il superbonus continua a interessare una vasta platea di cittadini anche se il limite principale rimane l’entità temporale limitata che porta i richiedenti a scegliere interventi più contenuti per non avere lavori incompleti allo scadere della misura.
Simone Fausti