Aprile è il mese decisivo per definire il passo della ripresa
Occhi puntati sull’accelerazione della campagna vaccinale da cui dipende il calendario delle riaperture. Atteso il Def con lo scostamento di bilancio per finanziare il decreto Sostegni bis finalizzato al rilanciodell’economia del Paese.
Le prossime due settimane saranno strategiche per definire il passo della ripresa, che poggia su un delicato equilibrio tra l’accelerazione della campagna vaccinale e il nuovo decreto Sostegni finalizzato al rilancio dell’economia del Paese. L’obiettivo è ripartire in sicurezza, gradualmente, con un calendario delle riaperture delle attività economiche a partire dal mese di maggio.
Accanto al quadro epidemiologico, gli occhi sono puntati sul cambio di passo della campagna vaccinale, dopo l’ordinanza del commissario Figliuolo che ha indicato le priorità sulle quali concentrare le energie, ovvero la popolazione over 80, quella compresa nella fascia d’età tra i 70 e i 60 anni e le persone fragili. Il primo step, intanto, è quello di portare a conclusione entro la fine di aprile l’immunizzazione per gli ultraottuagenari, che ancora risulta lontana dall’obiettivo. Ad oggi, infatti, hanno ricevuto la prima dose il 68,20% della popolazione over 80 e solo il 38,7% è coperto con il richiamo.
La tabella di marcia del generale Figliuolo è ambiziosa, prova ne sia l’obiettivo iniziale di arrivare a somministrare 500mila dosi di vaccino al giorno. Obiettivo certamente sfidante ma difficilmente realizzabile una volta calato nella realtà, da qui la decisione di ridimensionarlo portandolo a 315mila somministrazioni giornaliere negli oltre 2200 punti vaccinali presenti sul territorio nazionale.
Su questo fronte le stesse Regioni, sebbene si fossero dette pronte ad implementare hub e linee vaccinali, avevano espresso non poche perplessità, dovute in larga misura alle incertezze sugli approvvigionamenti dei vaccini attualmente in circolazione. Il ministro della Salute Speranza ha peròconfermato che nel trimestre sono attesi 50 milioni di vaccini, di cui oltre 7 milioni di Johnson&Johnson, il monodose nel quale sono riposte grandi speranze per il cambio di passo della campagna nazionale.
Se si verificasse l’auspicata accelerazione della campagna vaccinale, unitamente ad un quadro epidemiologico in miglioramento, si potrebbe aprire un piccolo spiraglio per anticipare le riaperture di alcune attività già a partire dal 20 di aprile. Come ha specificato il ministro Speranza, tutto si baserà sulle evidenze scientifiche, perciò l’ultima parola spetterà agli esperti della cabina di regia che dovranno valutare attentamente i dati relativi al consueto monitoraggio settimanale dell’ISS in programma venerdì 16 aprile. Al momento prevale la linea della cautela, con una graduale ripresa delle aperture a partire dal mese di maggio.
Intanto è atteso per oggi il Def (documento di economia e finanza, ndr) con lo scostamento di bilancio necessario afinanziare, previa autorizzazione da parte del Parlamento, il decreto Sostegni bis che potrebbe fare affidamento su 40 miliardi di euro destinati al rilancio delle imprese. Il provvedimento agirà su due fronti: da un lato i ristori per tutte quelle categorie di attività rimaste ferme a seguito delle misure restrittive che hanno interessato le zone rosse o arancioni e, dall’altro, l’implementazione di misure finalizzate a dare nuovo slancio all’economia del Paese.
Micol Mulè